Esteri

Il figlio di Netanyahu accusa il capo Idf: “Tentativo di colpo di Stato”

di Cristiana Flaminio -


Israele bolle, il figlio di Benjamin Netanyahu, Yair, accusa il capo di Stato maggiore delle forze armate, Eyal Zamir di “tentativo di colpo di Stato”. Un’accusa sanguinosissima specialmente per un militare. Che, nelle scorse ore, è stato accusato di avere deplorato, per il tramite di un giornalista dello Yediot Ahronot, le modalità tramite le quali il premier aveva annunciato la volontà di voler occupare Gaza. Una polemica che ha fatto montare su tutte le furie Yair Netanyahu e che ha acceso il dibattito già rovente nel Medio Oriente.

Il figlio di Netanyahu attacca l’Idf

Tutto nasce dal post pubblicato su X da Yossi Yehoshua, corrispondente del giornale tra i più diffusi e popolari in Israele. Le parole del giornalista sono state nette e chiare: “Se il primo ministro Netanyahu vuole davvero prendere una decisione così drammatica e pubblicamente controversa – la conquista di Gaza – deve presentarsi al Paese, chiarire i costi previsti in termini di vite degli ostaggi e dei soldati che cadranno e dichiarare che si assume la piena responsabilità, nonostante l’opposizione delle Idf”. Ecco, tanto è bastato ad accendere l’ira di Yair Netanyahu che in calce allo stesso social ha accusato Yehoshua di far da “portavoce” a Zamir.

“Un tentativo di colpo di Stato”

Le parole scritte dal figlio di Netanyahu sono dure, forti e senz’appello. Un attacco totale, su ogni livello: “Se la persona che vi ha dettato il tweet è chi tutti pensiamo che sia, questa è una ribellione e un tentativo di colpo di stato militare più adatto a una repubblica delle banane dell’America Centrale degli anni ’70, ed è completamente criminale”. In un momento delicato come questo, evocare l’immagine del golpe ha una valenza politica importante. E rischia di mandare in cortocircuito il dibattito interno in Israele.

Il missile Houthi

Ma non ci sono soltanto le parole durissime di Yair Netanyahu a dar da fare all’Idf. C’è stato, nella notte, l’avvistamento di un missile Houthi. Il razzo sarebbe stato sparato dallo Yemen e avrebbe fatto scattare le sirene d’allarme in diverse zone dello Stato ebraico. Il missile, però, sarebbe stato neutralizzato. Più difficile, invece, sarà neutralizzare gli effetti dello scontro tra il potere militare e quello politico, tra l’Idf e il suo capo accusati di golpe e il figlio del premier Netanyahu, Yair, che ha lanciato accuse gravissime a distanza di poche ore dall’annuncio della volontà di occupare Gaza.


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