Attualità

Flotilla sta scadendo “in operetta”: e gli aiuti a bordo?

Qualcosa, più di qualcosa, si è incrinato: la missione sembra aver smarrito il suo senso

di Angelo Vitale -


Che fine farà la missione della Global Sumud Flotilla? L’interrogativo, pur nel rispetto delle motivazioni iniziali dell’iniziativa – il trasporto di aiuti umanitari a Gaza, un riflettore acceso sul genocidio perpetrato nella Striscia -, è d’obbligo poiché conduce a domandarsi se lo scenario attuale non prevarichi su esse, sconfinando in un clima quasi da operetta.

Il via di Flotilla, poi…

Un’iniziativa partita su una buona e concreta base, il nostro stesso giornale l’aveva riconosciuta invitando anzi le forze delle attuali opposizioni del nostro Paese a considerare se il valore del loro sostegno, ripetutamente affermato, non potesse essere accresciuto da una più nutrita partecipazione fisica dei parlamentari alla missione. Così non è stato: mentre pochi di loro sono effettivamente saliti a bordo delle più diverse imbarcazioni, i più numerosi hanno preferito rimanere in Italia continuando a bombardare le agenzie con le loro dichiarazioni contro il governo.

In queste ultime ore la Flotilla continua ad essere nei pensieri di chi promuove manifestazioni per Gaza, come per il prossimo presidio del 22 settembre al Pantheon di Roma.

Qualcosa si è incrinato

Ma qualcosa, più di qualcosa, si è ormai incrinato. Si è partiti con le accuse a un drone che aveva bombardato un’imbarcazione in acque vicine alla Tunisia. Fatti negati da quelle autorità, una scarica diproteste in Italia per ciò che fondava su un lampo in un frame video girato a bordo. Nessun danno, pare, registrato con sarcasmo dalla Tunisia: “Sarà stata una sigaretta che ha incendiato un giubbotto di salvataggio”. “Tireremo dritto per Gaza”, si faceva poi sapere.

“Addio” a Greta

Ma la missione intanto “perdeva” Greta Thunberg, il suo più prestigioso testimonial, vista trascinare il suo trolley su una banchina, da una imbarcazione ad un’altra, mentre il suo nome spariva dal direttivo che guida la Flotilla. A ruota, mollava pure un influencer, Yusuf Omar. Per lo stesso motivo: divergenze sulla “strategia comunicativa”. Come se si fossero persi in mare, prima ancora di arrivare davanti alla Marina di Netanyahu, il senso vero e il significato di Flotilla.

A questo punto, sempre continuando a stimare le buone intenzioni custodite nel cuore e nel cervello di chi ha creduto in Flotilla, c’è ora da domandarsi se non sono nel frattempo scadute anche le tonnellate di aiuti alimentari issate a bordo e ancora in giro per il Mediterraneo alla volta di Gaza.


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