Attualità

Forza Italia scioglie le riserve in Campania: “Sì a Giosy Romano”

E Mastella avvisa il centrosinistra e Fico: "Occhio alla remuntada della destra"

di Maria Graziosi -


Forza Italia ha sciolto le riserve e in Campania ora dice sì alla candidatura a governatore di Giosy Romano. Il centrodestra prova a riunirsi attorno al nome del capo della Zes. Ma che ci sia (già) l’accordo non è per niente scontato. Intanto, dall’altra parte della barricata, l’ex forzista e oggi leader di Noi di Centro Clemente Mastella “avvisa” Roberto Fico: “Occhio alla remuntada della destra”.

Su Giosy Romano “possiamo chiudere anche ora”

È stato il segretario regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello, a rompere gli indugi: “C’è il via libera di Forza Italia a Giosy Romano, se dovesse essere il civico scelto non avremmo problemi ad appoggiarlo”. Martusciello ha poi puntualizzato: “Abbiamo detto più volte che non abbiamo preclusioni nei suoi confronti”. Quindi l’invito agli alleati: “Se Fratelli d’Italia ha superato le difficoltà interne per me si può chiudere anche ora”. Un assist non privo di polemiche. Sabato scorso, quando da Telese Terme il vicepremier Antonio Tajani sottolineò la necessità di un profilo civico, arrivò subito la replica proprio da Fdi che riproponeva, con forza, il nome di Edmondo Cirielli a candidato governatore della Campania per la coalizione.

Mastella e l’Asino di Buridano

E mentre il centrodestra torna all’originario dilemma sul candidato governatore (Edmondo Cirielli o Giosy Romano?), il sindaco di Benevento non sembra trovarsi granché a suo agio in una coalizione in cui s’è partiti già col piede del giustizialismo e dove l’area moderata e centrista non sembra avere un ruolo da protagonista: “Il campo largo così fa fatica e rischia di lasciarsi soggiogare dalla logica dell’asino di Buridano che morì di fame perché incapace di scegliere cosa mangiare tra due cibi. L’euforia del centrodestra, derivante dalla vittoria nelle Marche, potrebbe contagiare altri territori e in Campania o si fa un programma attinente e si recuperano gli elementari della grammatica politica o si rischia davvero di continuare a perdere pezzi e riaprire la partita”.  E dunque: “Le aree centrali del campo largo non possono tollerare né scivolamenti verso le aree radicali, né riproposizioni dell’estremismo giustizialista. Sulle liste in Campania vale la Costituzione. Fuori chi ha problemi di camorra o reati gravi contro la Pa, per il resto no al Politburo etico di ex togati e arbitri del bene e del male”.


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