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Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Riviera Romagnola tornano protagoniste del turismo balneare. Crolla la Croazia.

Croazia: l'effetto euro e l'impennata dei prezzi,: così le nostre spiagge tornano ad essere meta prediletta.

di Gianluca Pascutti -


Quest’anno, le località balneari del Friuli-Venezia Giulia, del Veneto e della Riviera Romagnola stanno vivendo una vera e propria rinascita turistica. Dopo una lunga stagione in cui molti vacanzieri italiani avevano preferito le coste della Croazia, oggi la tendenza si è invertita: le nostre spiagge tornano ad essere meta prediletta sia dagli italiani che da numerosi turisti europei.

Croazia: l’effetto euro e l’impennata dei prezzi

La svolta si deve in gran parte all’introduzione dell’euro in Croazia, che ha avuto un impatto molto simile a quanto avvenuto in Italia nei primi anni 2000 con l’abbandono della lira. Il cambio dalla kuna all’euro, avvenuto lo scorso anno, ha causato un raddoppio dei prezzi in molti settori.

Secondo le stime, alberghi e ristoranti croati hanno aumentato i prezzi tra il 35% e il 45%, rendendo il soggiorno non solo meno accessibile, ma anche meno competitivo rispetto alle offerte italiane. Non sono stati risparmiati nemmeno i supermercati, dove i rincari hanno colpito i beni di prima necessità, facendo perdere alla Croazia l’immagine di meta “low-cost”.

Qualità e gusto: l’Italia batte la concorrenza

Oltre ai costi, molti turisti lamentano un calo nella qualità dei servizi offerti in Croazia. A confronto, le strutture italiane – che negli ultimi anni hanno puntato su accoglienza, cura del dettaglio e valorizzazione del territorio – risultano oggi più efficienti, meglio organizzate e più convenienti.

E poi c’è l’elemento gastronomico, che resta uno dei punti di forza dell’Italia:

“In Italia si mangia meglio che da qualsiasi altra parte” – dicono in coro molti turisti tornati a frequentare le nostre coste.

Friuli, Veneto e Romagna: il ritorno della grande bellezza

Complici le acque pulite dell’Alto Adriatico, i servizi migliorati e l’accoglienza calorosa tipica del nostro Paese, località come Lignano Sabbiadoro, Jesolo, Caorle, Rimini, Cervia e Grado stanno vivendo un vero boom.

Molti operatori turistici italiani confermano il trend positivo:

“Abbiamo visto aumentare le prenotazioni, anche dall’estero. I turisti tedeschi e austriaci, un tempo fedeli alle spiagge croate, stanno riscoprendo le nostre località”, afferma un albergatore romagnolo.

La riscoperta del turismo nostrano

Il turismo balneare in Italia torna così a splendere, grazie anche a un contesto internazionale che premia qualità, convenienza e tradizione. Il Friuli-Venezia Giulia, il Veneto e la Riviera Romagnola si confermano destinazioni perfette per chi cerca mare, ospitalità e buon cibo, senza compromessi.

Dopo anni di fuga verso l’estero, è tempo di ritrovare il piacere di una vacanza tutta italiana.


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