Fs come Big Tech: ora si fa la sua energy company
Quanto vale la nuova iniziativa di Fs, i numeri e gli obiettivi della newco
Fs come Big Tech: adesso si fa la “sua” energy company. Arriva la nuova iniziativa del gruppo che punta a rendere “più sostenibile ed economico e accelerare la decarbonizzazione del Paese favorendo la transizione energetica”. Si tratta di Fs Energy, una “newco” che sarà guidata dal presidente Massimiliano Garri e dall’amministratore delegato Antonino Giunta e che punta a dotare il gruppo di una sua produzione energetica basata sul rinnovabile, con particolare attenzione al fotovoltaico. Fs Energy, però, non si limiterà a “costruire” infrastrutture ma si occuperà (anche) di contratti di acquisto presso terzi.
La “prima” gara Fs Energy
Così come è accaduto per l’ultima gara. Sul piatto ci sono poco meno di 205 milioni, per la prima gara finalizzata all’acquisto di energia a prezzo fisso di 275 gigawattora l’anno in cinque lotti. In particolare, si tratta di un lotto di fotovoltaico da 45 Gwh per dieci anni (aggiudicato a Enel Energia), un altro eolico di pari potenza e orizzonte temporale (andato a Edison Energia). A cui si aggiungono un ulteriore profilo eolico da 55 Gwh, e due profili baseload rispettivamente da 60 e 70 gigawattora per cinque anni. Tutti e tre i lotti sono stati aggiudicati a Erg Power Generation. Costo totale dell’operazione: 204,2 milioni di euro. Ma questo, stando a quanto riferiscono da Fs, non sarà che l’inizio. L’obiettivo, difatti, sarà quello di cogliere la decarbonizzazione “dei consumi energetici attraverso la produzione da fonti rinnovabili e l’installazione di 1,1 GW (circa 1,5 TWh in caso di fotovoltaico) di capacità rinnovabile entro il 2029, pari al 19% di tutti i consumi del Gruppo FS, e di circa 2 GW (3 TWh in caso di fotovoltaico) entro il 2034, ovvero il 40% dei consumi”. Del resto, Fs è tra i primi “consumatori” di energia in Italia se è vero, come ha riferito l’ad del gruppo, Stefano Antonio Donnarumma, che ha bisogno del 2% di tutta l’energia elettrica italiana.
L’impegno dell’ad Stefano Donnarumma
Donnarumma, che di energia ne sa qualcosa non fosse altro che per la sua passata esperienza alla guida della società delle reti elettriche di Terna, ha spiegato le ragioni che hanno portato alla nascita di Fs Energy: “Vogliamo raggiungere una missione precisa: garantire sicurezza energetica, sostenibilità ambientale e maggiore controllo dei costi. Il Gruppo FS – ha continuato l’Ad – consuma circa il 2% dell’energia elettrica nazionale. Tutta questa energia serve alle nostre aziende per far funzionare le stazioni, la rete ferroviaria e, in particolare, per far correre nostri i treni fino a 300 km/h. In Italia, inoltre, il settore energetico è ancora fortemente sbilanciato sulla produzione da fonti fossili rispetto alle rinnovabili”. Quindi ha concluso: “Abbiamo anche una concreta esposizione al rischio di dipendenza da altri paesi oltre che di garanzia di copertura dei fabbisogni, costantemente in crescita”.
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