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“Fuoco a tutti”: gli hacker russi di KillNet dichiarano guerra all’Italia (ma nessuno tocchi la Sanità)

Un attacco hacker a vari portali istituzionali italiani è in corso fin dalle 22 di ieri sera: la notizia è stata confermata dalla stessa Polizia postale, che sta lavorando per proteggere i siti colpiti.

di Ilaria Paoletti -


A rivendicare l’assalto informatico è stato il collettivo russo KillNet che avrebbe preso di mira i siti del Consiglio Superiore della Magistratura, dell’Agenzia delle Dogane (che però smentisce tale circostanza) e dei ministeri di Esteri, dell’Istruzione e dei Beni Culturali. Il vicepresidente del Csm David Ermini, tuttavia, minimizza l’accaduto: “Qualche rallentamento, un tentativo c’è stato, ho ricevuto ora un messaggino, ma sembra che gravi danni non ci siano. Speriamo sia andato tutto bene”. Intanto, la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta in relazione alla cyber aggressione alla quale lavoreranno i pm dell’Antiterrorismo. La nuova indagine potrebbe confluire in quella già aperta in seguito a quanto accaduto al sito dell’Eurovision e a quello della Polizia di Stato. Il reato ipotizzato è accesso abusivo al sistema informatico. Va detto che l’attacco al sito della competizione canora è stato negato dal collettivo di hacker russi i quali, per tutta risposta, hanno deciso di “ingolfare” il sito della Polizia con il sistema DDdoS. Sui loro gruppi Telegram si sono poi vantati di questa impresa, dileggiando le forze dell’ordine italiane con messaggi canzonatori e meme ironici. Le indagini sui blocchi di questa notte sono state delegate agli specialisti della Postale che stanno analizzando in queste ore gli indirizzi Ip, quasi tutti stranieri, responsabili dell’assalto. A quanto si apprende, per alcuni indirizzi si è riusciti rapidamente a respingere l’incursione, mentre altri risultano ancora inaccessibili. Il collettivo KillNet su Telegram avrebbe indicato un lungo elenco di obiettivi dell’attacco: sarebbero una cinquantina in tutto tra ministeri, aziende, autorità di garanzia, media, organi giudiziari. “Fuoco a tutti”, avrebbero scritto i cyber terroristi che, in un messaggio precedente, avrebbero dato le istruzioni ai loro seguaci “per liquidare la struttura informativa italiana”. L’offensiva, secondo le loro stesse istruzioni, deve durare almeno 48 ore: ma agli adepti, con una mossa di imprevedibile cavalleria, è stato ordinato di non colpire assolutamente i siti del sistema sanitario italiano. Il post riconducibile al collettivo russo, non visibile nei gruppi pubblici, è stato individuato su Telegram dal team di Cyber Threat Intelligence di Yarix. Parla di un “nuovo ordine per smantellare la struttura informativa della rete italiana”, e vengono indicati anche molti siti legati all’informazione. “Dopo la pubblicazione dell’avviso – spiega Yarix in una nota, – sono stati registrati e sono effettivamente in corso attacchi hacker a vari portali istituzionali italiani fin dalle 22 di ieri sera, rivendicati appunto da KillNet”.


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