Attualità

Fusaro: “Lucia sbatte la porta? Mi viene da ridere”

di Edoardo Sirignano -

DIEGO FUSARO SAGGISTA


“Meloni emula chi l’ha preceduta. Il servizio offerto dalla Rai resterà scadente. Difficile, però, fare peggio di Fazio. Solo per Letta il suo show era un programma culturale”. A dirlo il filosofo e saggista Diego Fusaro.
Cosa ne pensa della rivoluzione Meloni?
Ogni governo prova a occupare militarmente la Rai. Nulla di nuovo. Prima lo faceva la sinistra e adesso tocca alla destra neoliberale. Mi viene da sorridere quando sento di Annunziata che sbatte la porta. È evidente che ogni governo usa la tv di Stato come propaganda, cassa di risonanza per i propri messaggi, buoni o cattivi che siano, pochi o tanti.
Si vocifera che Annunziata sarà candidata alle prossime europee…
È sicuramente molto organica alle idee fondative dell’Ue. Mi riferisco al liberismo sul fronte economico, al liberalismo integrale nei costumi, al suo appoggio quasi totale alle politiche atlantiste. Mi sembra, quindi, la candidata ideale per Bruxelles. Non c’è alcuna contraddizione in questa scelta.
Anche Fazio, intanto, trasloca altrove…
Non esce dal circo dell’apparire. Si trasferisce su Nove, dove continuerà la sua opera di catechesi. Fazio, tra l’altro, lavora in Rai da quando aveva quaranta anni. Un ricambio, quindi, può essere solo positivo.
Intravede, pertanto, novità nella svolta voluta di Giorgia?
A differenza di quanto accaduto per i rapporti di forza, essendo Palazzo Chigi totalmente subalterno a Washington e all’Ue, sul piano del controllo della tv vengono cambiati i giocatori. Vengono sostituite le pedine fucsia con quelle blu. Il servizio offerto dalla televisione di Stato, però, rimarrà sempre lo stesso: scadente, con buona pace di Letta che su Twitter si stracciava le vesti perché “Che tempo che fa” cambiava palcoscenico. Possiamo pensarla diversamente sul fatto che Fazio rimanga o meno in Rai, ma definire programma culturale uno show con la Litizzetto che pronuncia parolacce e con i sermoni di Saviano, dove c’è il nulla impastato al niente, francamente mi pare esagerato.
Quale la differenza tra il piccolo schermo di destra e quello di sinistra?
Giorgia ha imparato bene la lezione! Dovrebbero elogiarla perché sta emulando alla perfezione chi l’ha preceduta. Sembra tanto De Mita quando interloquiva con Agnes. La destra e la sinistra, d’altronde, condividono lo stesso programma. Almirante e Togliatti sono lontani anni luce. Abbiamo due forze interscambiabili che si danno il cambio nel garantire l’ossequioso servizio al padrone globale del capitale. Che ci sia Giorgia o Elly cambia poco. È un grande teatrino, abbastanza pittoresco.
Dopo Annunziata, non ci saranno nuove epurazioni?
Ci sono solo cambi provvisori. La situazione è quella descritta da Dante nel Purgatorio quando parlava di Firenze. I soliti professionisti della sinistra, prima o poi, torneranno. Non credo si defilino per sempre. Il loro è solo un arrivederci.
Report, quindi, può stare tranquillo?
Mi pare una delle trasmissioni più dignitose della Rai. Il suo è un servizio di informazione controcorrente. Diciamo che si distingue.
I nuovi direttori, però, hanno la possibilità di dare un indirizzo moderno?
Non mi sembrano persone in grado di farlo più di tanto. Auguro loro buon lavoro!

Torna alle notizie in home