Gagauzia: condannata la governatrice filo-russa Gutul
La Presidente Maia Sandu aveva attaccato l'esponente euro-scettica
Evghenia Gutul, leader filorussa della Gagauzia, regione autonoma della Moldavia, è stata condannata a sette anni di carcere da un tribunale di Chisinau per finanziamenti illeciti al partito di Ilhan Shor durante la campagna elettorale del 2023, quando era stata eletta come governatrice della regione. A renderlo noto è stata Natalia Bayram, suo avvocato, precisando che la sua assistita è stata condotta direttamente in prigione dall’aula giudiziaria.
La reazione russa alla condanna della governatrice Gutul
“In Moldavia l’opposizione è oggetto di repressione sistematica e la gente non ha l’opportunità di votare liberamente. Le norme della democrazia sono ignorate”, ha denunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
La Presidente Maia Sandu aveva definito l’esponente euro-scettica come membro di una “organizzazione criminale”, rifiutandosi di firmare il decreto per la sua ammissione al governo. Gutul è stata più volte in visita a Mosca, dove si è fatta fotografare insieme al presidente Vladimir Putin, e ha firmato un accordo con la banca del settore della difesa, Promsvyazbank, per la distribuzione di un bonus di circa 100 dollari ai dipendenti del governo locale e ai pensionati.
La contesa elettorale
Le elezioni legislative si svolgeranno il prossimo 28 settembre. La Gagauzia, con i suoi 150mila abitanti, meno del 5 per cento della popolazione complessiva, non inciderà sull’esito del voto.
Il partito filo europeo al potere del Pas, secondo i sondaggi, sembra proiettato verso la vittoria. L’avversario principale è il “Blocco alternativo” guidato dal sindaco di Chisinau Ion Ceban e dall’ex procuratore e candidato alle presidenziali Alexander Stoianoglo.
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