Esteri

Gallant “avvisa” Nasrallah. Duri scontri a Gaza City

di Ernesto Ferrante -


Israele avverte Hezbollah il giorno dopo il discorso del suo capo carismatico. “Yahya Sinwar ha fatto uno sbaglio e ha segnato il destino di Hamas e quello di Gaza. Se Nasrallah commette un errore, segnerà il destino del Libano”, ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, che ha visitato le truppe dislocate al nord della Striscia. Gallant ha poi aggiunto che l’aviazione israeliana ha mantenuto gran parte delle sue capacità nell’area nord al confine con il Paese dei Cedri contro i miliziani del “Partito di Dio”, aggiungendo che Tel Aviv non è interessata ad una guerra con Beirut.

Blindati dell’esercito dello Stato ebraico sono arrivati a Tel al-Hawa, quartiere a sud di Gaza City. Lo ha fatto sapere Hamas aggiungendo che le Brigate al-Qassam sono state impegnate in “duri scontri ravvicinati” durante i quali hanno anche lanciato un missile anti-carro Kornet contro un mezzo blindato israeliano nel settore sud-occidentale. Nella stessa area, i combattenti del movimento di resistenza palestinese e delle Brigate al-Quds hanno attaccato insieme altri mezzi corazzati con colpi di mortaio.

Un bombardamento dello Stato ebraico ha completamente distrutto la moschea Sheikh Zayed, nota anche come moschea al-Khativa. Non si hanno notizie di vittime. Il luogo di culto è situato di fronte alla università di Al Azhar, il più influente centro teologico e universitario dell’islam sunnita.

“Questa mattina raid israeliani hanno colpito la scuola delle Suore del Rosario, del patriarcato latino di Gerusalemme, nella zona di Tel al-Hawa danneggiando il grande cortile esterno e arrecando danni alle strutture circostanti”. A denunciarlo è stata suor Nabila Saleh, preside della scuola che aveva 1250 alunni, in larga maggioranza musulmani.

Hamas impedirà ai cittadini stranieri di lasciare Gaza finché Israele non avrà garantito che le ambulanze dall’enclave palestinese possano raggiungere il valico di Rafah verso l’Egitto. Lo ha riferito alla Cnn un funzionario americano a conoscenza della situazione. La decisione dei miliziani sarebbe stata presa dopo che Israele ha ammesso di aver colpito un’ambulanza fuori dall’ospedale Al-Shifa di Gaza City, sottolineando che il gruppo islamista trasporta uomini e armi sui mezzi di soccorso. Secondo una fonte ufficiale sul lato egiziano, più di 700 cittadini stranieri avrebbero dovuto lasciare l’enclave palestinese.

Il segretario di Stato Usa Anthony Blinken ha ribadito l’appello per “pause umanitarie” a Gaza, dopo il summit ad Amman con i Paesi arabi.

La Turchia è pronta ad assumere il ruolo di Stato garante nel conflitto tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas. Lo ha annunciato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. “È passato quasi un mese dall’inizio degli “attacchi terroristici”, ha spiegato Erdogan. “A questo punto, possiamo vedere che gli sviluppi stanno spostando la situazione un po’ più a scapito di Israele”, ha continuato il presidente turco.

Il leader turco ha reso noto che Ankara non considera più il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu come suo “interlocutore”. “Il nostro capo dell’Organizzazione nazionale di intelligence, Ibrahim Kalin, mantiene i contatti con la parte israeliana. Certamente incontra anche i rappresentanti della “Palestina e Hamas. Dirò che Netanyahu non è più il nostro interlocutore in alcun senso. Lo abbiamo cancellato”, ha rivelato ai giornalisti.

Allo stesso tempo ha evidenziato come sia impossibile interrompere le relazioni diplomatiche internazionali: “Pertanto, insieme al ministro degli Esteri Hakan Fidan, al capo dell’Organizzazione nazionale di intelligence, Ibrahim Kalin, e ai miei colleghi ministri, utilizziamo tutti i mezzi diplomatici e continueremo a farlo. Il nostro obiettivo principale è stabilire la pace finale sulla questione israelo-palestinese”.

La Turchia, che ospiterà per due giorni Blinken, ha richiamato per consultazioni il suo ambasciatore nella capitale israeliana per “il rifiuto di Israele degli appelli al cessate il fuoco” e “i continui attacchi contro i civili”.


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