Cronaca

Garlasco, il giallo del DNA fantasma: ennesima suggestione o pista mai seguita?

di Redazione -


Durante la messa in onda di ieri 4 agosto della trasmissione Rai “Filorosso“, è tornata all’attenzione dell’opinione pubblica una vecchia traccia genetica legata al caso di Garlasco, mai ufficialmente menzionata negli atti giudiziari. Secondo quanto riportato, già nel 2007 alcuni quotidiani nazionali avrebbero fatto riferimento all’esistenza di un profilo genetico “fantasma”, isolato da un’impronta su cui il RIS avrebbe condotto delle analisi. Tuttavia, di quella traccia misteriosa non si è saputo più nulla.

La giornalista Rita Cavallaro, che segue da tempo il caso, ha recentemente riacceso i riflettori su questa possibile anomalia, ponendo interrogativi rimasti senza risposta. A commentare la vicenda è intervenuto Luciano Garofano, consulente della famiglia Sempio, che ha chiarito: “A me non risulta, almeno se la memoria non fallisce, che ci fosse un profilo ignoto diverso da quelli individuati, cioè di Alberto Stasi e della vittima.” L’esperto ha inoltre ribadito che, se davvero fosse emerso un DNA non identificato, si sarebbe trattato di un elemento cruciale per le indagini.

L’ipotesi di un DNA scomparso dagli atti giudiziari sembra quindi, secondo l’esperto, essere una delle tante “suggestioni” che ciclicamente riemergono intorno a questo controverso caso di cronaca. Resta da capire se si tratti davvero solo di un’illusione mediatica o se, tra le pieghe del passato investigativo, si nasconda ancora una verità mai del tutto emersa.


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