Gaza: almeno 140 morti nei raid notturni di Israele. “Intoppo” per il rilascio di ostaggi
Gaza: almeno 140 morti nei raid notturni di Israele
Prosegue la guerra tra Israele e Hamas, giunta al giorno 18: i soldati dell’esercito israeliano stanno conducendo una “serie di esercizi in modo da aumentare le capacità per l’operazione di terra a Gaza”, operazione che ieri era stata nuovamente messa in stand-by.
E mentre l’Onu continua a chiedere un “immediato cessate il fuoco umanitario”, nella notte sono stati registrati ancora raid israeliani sulla Striscia di Gaza. Il governo di Hamas ha annunciato questa mattina in un comunicato che almeno 140 persone sono state uccise durante un’altra notte di attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza.
Il movimento islamico palestinese ha denunciato anche “centinaia di feriti” e “decine di case distrutte”. Ieri, nel suo ultimo bilancio generale, il governo di Hamas ha annunciato che più di 5.000 persone, tra cui più di 2.000 bambini, sono state uccise dall’inizio della guerra, il 7 ottobre.
Dall’altro lato, il portavoce militare israeliano ha fatto sapere che nelle ultime 24 ore sono stati colpiti oltre 400 obiettivi di Hamas nella Striscia, spiegando che sono stati eliminati decine di uomini di Hamas in procinto di lanciare razzi e compiere attacchi contro Israele.
“Intoppo” per il rilascio di ostaggi
Intanto, in merito alla questione ostaggi nella giornata di ieri era emersa una indiscrezione secondo cui i miliziani di Hamas avrebbero rilasciato 50 ostaggi con doppia nazionalità: “Un alto funzionario militare israeliano ha affermato che, sulla base dei colloqui tra Stati Uniti e Qatar, Hamas potrebbe rilasciare circa 50 cittadini con doppia nazionalità separatamente da qualsiasi accordo più ampio”, si legge sul New York Times.
Tuttavia, sembrerebbe che le trattative mediate da Egitto e Qatar per il rilascio di 50 ostaggi con la doppia nazionalità trattenuti da Hamas a Gaza hanno avuto ieri un “intoppo”. Lo riporta il Times of Israel, che cita una fonte diplomatica. Lo stallo sarebbe dovuto alla richiesta di Hamas di condizionare il rilascio degli ostaggi alla fornitura di benzina alla Striscia ma Israele ha respinto la richiesta.
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