Gaza, attacco israeliano su tende di sfollati: almeno 12 morti
Gaza, nuovo attacco israeliano contro gli sfollati: almeno 12 morti secondo le autorità locali. L’OMS denuncia raid contro il proprio personale
Nelle prime ore di oggi, un attacco a Gaza City ha provocato almeno 12 vittime tra i palestinesi e decine di feriti, secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie locali e riportato dal Guardian. Il fuoco israeliano avrebbero preso di mira le tende che ospitavano sfollati nel campo di al-Shati, situato nella parte occidentale della città.
Al momento, da parte israeliana non è giunto alcun commento ufficiale sull’episodio. Già nella giornata di lunedì Israele aveva lanciato un attacco aereo e terrestre sulla città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia. Decine i morti segnalati.
Israele attacca ancora gli sfollati Gaza, la denuncia dell’OMS
Intanto, il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha denunciato tramite un post sulla piattaforma X che “la residenza del personale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a Deir al Balah, nella Striscia di Gaza, è stata attaccata tre volte oggi“, precisando che anche “il magazzino principale della residenza è stato attaccato”.
Secondo Ghebreyesus, “i militari israeliani sono entrati nella struttura, costringendo donne e bambini a evacuare a piedi verso Al-Mawasi nel mezzo di un conflitto attivo”. Ha aggiunto che “il personale maschile e i suoi familiari sono stati ammanettati, spogliati, interrogati sul posto e sottoposti a controlli con armi da fuoco”.
L’attacco ha portato all’arresto di quattro persone: “Due membri del personale dell’Oms e due familiari sono stati arrestati. Tre sono stati successivamente rilasciati, mentre un membro del personale rimane detenuto”. In totale, “32 membri del personale dell’Oms e i loro familiari sono stati evacuati presso l’ufficio dell’Oms non appena è stato possibile accedervi”.
L’OMS ha quindi rivolto un appello urgente: “L’Oms chiede l’immediato rilascio del personale arrestato e la protezione di tutto il suo personale”.
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