Crosetto autorizza aviolanci di aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza
Le Brigate Ezzedine al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno diffuso un video dell’ostaggio Evyatar David, tenuto prigioniero da 655 giorni. David, 24 anni, è stato rapito durante l’attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. Era, come molti altri ragazzi, al Nova Festival nei pressi di Re’im. Il filmato di circa un minuto mostra un ostaggio israeliano che appare debole e malnutrito, in un tunnel. “Mangiano quello che mangiamo noi. “È il governo di occupazione che ha deciso di far patire loro la fame”, hanno affermato le Brigate.
Trump-Huckabee, l’annuncio e il post imbarazzante
Donald Trump sta lavorando a un piano per “dar da mangiare” alla popolazione della Striscia di Gaza. Lo ha detto lui stesso in un colloquio telefonico con il giornalista di Axios, Barak Ravid. “Vogliamo aiutare le persone. Vogliamo aiutarle a vivere. Vogliamo dare da mangiare alle persone. È qualcosa che avrebbe dovuto accadere molto tempo fa”, ha assicurato il presidente statunitense, secondo quanto si legge sul sito. Il tycoon ha accusato Hamas di rubare gli aiuti per poi rivenderli.
L’ambasciatore statunitense in Israele, Mike Huckabee, ha cancellato un post su X in cui sosteneva che i gazawi “amano Trump” dopo la sua visita a uno dei siti di distribuzione della Gaza Humanitarian foundation (Ghf). A riportarlo è il Telegraph, riferendo che Huckabee ha ottenuto un raro permesso di accesso a Gaza per ispezionarli e informare il presidente sulla situazione. L’ambasciatore americano, in Israele con l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff, ha aggiunto che i palestinesi chiamano affettuosamente “Trump Tower” un edificio di sei piani, “uno dei pochi” rimasti nella città meridionale in rovina. Huckabee, nominato da Trump a febbraio scorso, è fortemente contrario alla soluzione dei due Stati e un convinto sostenitore dell’espansione degli insediamenti ebraici nella Cisgiordania occupata.
I numeri della strage degli affamati
Sono almeno 1.373 i palestinesi uccisi mentre cercavano di ottenere aiuti alimentari nella Striscia dal 27 maggio. Lo ha reso noto l’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ochr), precisando che almeno 859 hanno perso la vita nei pressi di uno dei quattro centri di distribuzione della Ghf gestiti da appaltatori di sicurezza privati statunitensi e situati all’interno delle zone militari israeliane.
L’ufficio Onu ha spiegato che la maggior parte è stata colpita a morte dall’esercito israeliano e, pur essendo a conoscenza della presenza di gruppi armati nella stessa zona, ha chiarito che “non ci sono informazioni che indichino il loro coinvolgimento in queste uccisioni”. L’Ochr ha sottolineato inoltre di non avere “alcuna informazione che questi palestinesi stessero partecipando direttamente alle ostilità o rappresentassero una minaccia per le forze di sicurezza israeliane”.
Il Washington Post ha pubblicato i nomi di 18.500 bambini e minorenni palestinesi uccisi a Gaza dal 7 ottobre 2023. L’elenco si basa sui registri del ministero della Salute di Gaza, e include foto e dettagli biografici di alcune delle giovani vittime.
Il ministro Crosetto autorizza aviolanci di aiuti a Gaza
Iniziativa del governo italiano a favore della popolazione di Gaza. “Nell’ambito delle attività promosse dal Governo italiano per contribuire ad alleviare la gravissima crisi umanitaria in corso, ho autorizzato l’attivazione e il dispiegamento di un dispositivo della Difesa per l’effettuazione di aviolanci di aiuti umanitari destinati alla popolazione civile della Striscia di Gaza. La Difesa italiana continua ad essere in prima linea nel garantire, con rapidità ed efficacia, tutto il supporto umanitario possibile, in coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale”. A darne notizia è stato il ministro della Difesa Guido Crosetto. La missione coinvolgerà assetti dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare per il trasporto e l’aviolancio “di beni di prima necessità destinati ai civili di Gaza, duramente colpiti dal protrarsi del conflitto”.
“Solidarity Path Operation 2”, prevede l’impiego di velivoli da trasporto C-130J dell’Aeronautica Militare, che effettueranno il lancio di speciali contenitori con all’interno generi essenziali. Le operazioni saranno condotte con la collaborazione dell’Esercito Italiano, incaricato della preparazione dei carichi di aiuti. L’intervento sarà realizzato in stretto coordinamento con le Forze Armate del Regno Hascemita di Giordania, e l’avvio operativo è previsto nelle prossime ore, con l’invio di un “advance party”, che si occuperà delle attività preparatorie e di coordinamento con le autorità locali.
“I nostri primi aviolanci sono programmati e potrebbero avvenire già a partire dal 9 agosto, per consentire al MAECI di completare l’approvvigionamento dei generi alimentari e il loro trasporto in Giordania”, ha fatto sapere Crosetto.
Tel Aviv è insofferente alle critiche rispetto alle sue condotte. L’ultimo affondo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non è piaciuto al suo omologo israeliano Isaac Herzog, che ha replicato via social: “Israele non ha intenzione di uccidere in modo indiscriminato”.