Esteri

Gaza, l’esercito approva il piano di occupazione di Netanyahu

Un gruppo di parlamentari del Pd chiede la sospensione di Israele da tutte le competizioni sportive internazionali

di Ernesto Ferrante -


Almeno 123 palestinesi, tra cui 21 richiedenti aiuti, sono stati uccisi e 437 feriti negli attacchi israeliani a Gaza nelle scorse 24 ore. Nello stesso arco di tempo, 8 persone sono morte per fame, portando il numero totale dei decessi causati dalla fame a 235, tra cui 106 bambini.

Il Capo di Stato Maggiore dell’esercito israeliano, Eyal Zamir, ha approvato le linee generali dell’annunciata offensiva a Gaza City. Lo si legge in una nota delle Israel Defence Forces. “Il concetto principale per il piano offensivo delle Idf a Gaza” è stato discusso durante un incontro che Zamir ha tenuto ieri mattina con il Forum dello Stato Maggiore, insieme ad altri ufficiali e rappresentanti dello Shin Bet. Nel corso della riunione, “sono state presentate le azioni delle Idf finora intraprese, inclusa l’offensiva nell’area di Zeitoun iniziata ieri”. “Inoltre, è stato presentato e approvato il concetto principale per il piano per i prossimi passi nella Striscia di Gaza, in conformità con le direttive della leadership politica”, hanno aggiunto le Idf, in riferimento all’operazione ordinata dal governo contro Hamas a Gaza City, il cui inizio non è previsto nell’immediato.

Uno Stato palestinese nel cuore di Israele “sarà una soluzione per coloro che cercano di distruggerci”, ha detto il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar a una delegazione di giornalisti guidata dalla rete americana Newsmax, sottolineando che il governo israeliano “non permetterà che ciò accada”.

Il Sud Sudan ha negato di essere impegnato in ragionamenti con lo Stato ebraico riguardo il trasferimento sul suo territorio di palestinesi dalla Striscia di Gaza. In un comunicato sui social, il ministero degli Esteri del Paese africano ha sostenuto che si tratti di “notizie senza fondamento, che non riflettono la posizione ufficiale del governo del Sud Sudan”.

Alla vigilia della partita di calcio Italia-Israele, in programma a Udine il prossimo 14 ottobre, il responsabile nazionale sport del Partito Democratico, Mauro Berruto, insieme a 44 parlamentari del Pd eletti alla Camera, al Senato e al Parlamento europeo, ha promosso un appello che riguarda tutte le discipline sportive per chiedere ai membri italiani del Comitato Olimpico Internazionale, al presidente del CONI e al presidente della FIGC di farsi portavoce, presso CIO, FIFA e UEFA, della “sospensione di Israele da tutte le competizioni sportive internazionali”.


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