Georgia, sparatoria Fort Stewart: scuole chiuse, fiato sospeso
Identificato l'aggressore, ancora ignote le motivazioni del suo gesto
È salito a cinque il bilancio dei soldati dell’esercito statunitense rimasti feriti in una sparatoria a Fort Stewart, nello stato della Georgia. A riferirlo sono state le Forze Armate, che hanno confermato l’arresto di un sospetto senza fornire ulteriori dettagli. L’allerta per “possibile sparatoria” è scattata alle 10.56 ora locale e ha costretto la struttura a rimanere in lockdown fino all’eliminazione della minaccia. Le scuole elementari (ieri era il primo giorno di lezioni nella contea) sono state chiuse. Tre istituti scolastici appena fuori dal perimetro interessato hanno dovuto adottare misure simili a un blocco “per eccesso di cautela”.
Il ferimento dei militari
I cinque soldati colpiti hanno ricevuto le prime cure sul posto prima di essere trasportati presso il Winn Army Community Hospital. Sull’esecutore della sparatoria, l’esercito ha fatto sapere che è stato arrestato e che “non vi è alcuna minaccia attiva”. “L’incidente rimane sotto inchiesta”, si legge in una breve dichiarazione. Gran parte del lockdown a Fort Stewart è stato revocato, ha reso noto Nbc news.
In precedenza, alcuni media locali avevano parlato di “numerose persone” trasportate in ospedale. “L’installazione è stata chiusa alle 11:04 e le forze dell’ordine sono sul posto”, si legge in un post su Facebook. I fatti sarebbero avvenuti nell’area della Seconda Brigata Corazzata da Combattimento.
L’importanza della base in Georgia
Situata a una settantina di chilometri a sudovest di Savannah, la struttura ospita oltre 10mila persone, tra militari, loro famiglie e impiegati civili. Di stanza a Fort Stewart si trova la Terza divisione di fanteria e qui vengono anche addestrate le unità attive e di riserva dell’Esercito. Il governatore della Georgia, Brian Kemp, ha scritto su ‘X’ di essere “rattristato per la tragedia”.
Il presidente statunitense Donald Trump “è stato aggiornato e segue la situazione”, ha reso noto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt attraverso i canali social. Anche il segretario alla Difesa Pete Hegseth e il segretario alla Sicurezza interna Kristi Noem sono stati puntualmente informati.
Non è ancora chiara l’entità delle delle ferite riportate dai militari colpiti. È Quornelius Radford, 28 anni, sergente dell’esercito americano in servizio attivo, originario di Jacksonville, Florida, il presunto autore della sparatoria. Avrebbe usato una pistola personale e sarebbe stato bloccato da altri soldati prima di essere arrestato: il sergente non avrebbe precedenti di missioni in combattimento.
Secondo fonti dell’esercito, Radford non avrebbe precedenti disciplinari ma sarebbe stato arrestato nella contea di Liberty il 18 maggio scorso e accusato di guida in stato di ebbrezza e di mancata osservanza dei dispositivi di controllo del traffico. Restano ignote le motivazioni del suo gesto.
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