Editoriale

Germania debole? Un’opportunità per la pace in Ucraina

di Adolfo Spezzaferro -


Buona la seconda: per la prima volta nella storia della Germania del dopoguerra il nuovo cancelliere non è stato eletto alla prima votazione. Il leader della CDU Friedrich Merz ha ottenuto i voti necessari dopo ore di contrattazioni e soprattutto dopo essere stato colpito a sorpresa dai franchi tiratori. La coalizione-accozzaglia tra CDU-CSU (centrodestra) e i Socialdemocratici (centrosinistra) ha la maggioranza, che però nella mattinata di ieri è venuta meno. Un segnale forte e chiaro: non tutti in questa coalizione di governo – nata per tagliare fuori AfD, il secondo (oggi primo?) partito del Paese – sono così contenti delle posizioni del nuovo cancelliere, soprattutto sulla guerra in Ucraina. Ciò che lascia ben sperare è che con un cancelliere così debole e con una maggioranza così traballante non sarà così scontato approvare i provvedimenti. E magari la Germania abbandonerà la sua via bellicista e sosterrà i negoziati di pace, dando un segnale forte a chi a Parigi e a Londra vuole continuare a riempire Kiev di armi.


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