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Germania, sprofondo rosso: crolla la manifattura

di Giovanni Vasso -


Germania, sprofondo rosso: adesso soffre anche la manifattura. I dati dell’ufficio federale di statistica sono inquietanti. Secondo gli analisti di Destatis, gli ordini nel comparto manifatturiero sono calati dell’11,7% solo a luglio. Numeri che spazzano via il pur moderato ottimismo che aveva sollevato la rilevazione di giugno, quando gli ordini erano saliti del 7,6%, oltre le più rosee previsioni provvisorie che fissavano l’incremento al 7%.

Tuttavia, una buona notizia arriva dall’analisi della dinamica dell’intero trimestre. Da maggio a luglio, infatti, gli ordini sono saliti del 3,1 per cento rispetto ai tre mesi precedenti. Mentre i nuovi ordini, tolti quelli di grandi dimensioni, aumentano dello 0,3%.

Per la locomotiva d’Europa sono tempi durissimi. L’economia zoppica e adesso si fa sentire, fortissimo, il peso di due anni di guerra e dell’azione rialzista dei tassi che grava sull’economia tedesca. La manifattura della Germania è in affanno ma in tutto il Continente le cose non sembrano andare granché meglio.

L’indice Hcob della produzione composita nell’Eurozona ha perduto, nell’arco di un mese, un altro paio di punti. Si è passati dal 48,6 di luglio al 47,6 di agosto. Secondo gli analisti, per rintracciare un altro crollo tanto repentino ed eloquente occorre tornare indietro nel tempo. Fino a novembre 2020, per le conseguenze della pandemia. E, prima di allora, fino al mese di marzio del 2013, quando esplose la crisi del debito sovrano. Le cose vanno male. Per tutti. E se soffre anche la manifattura della Germania, c’è un problema che ormai non può più essere nascosto dalle raffinate metafore delle “strade da percorrere” né dalla letteralità degli obiettivi fissati a tavolino.


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