GHIGLIOTTINA – Bentornato vitalizio, ora sì che vi riconosco
Cambia il vento in Europa, cambiano le maggioranze in Parlamento, ma certe cose non cambiano mai. Vi ricordate nel 2012, in linea con la riforma pensionistica, anche ai parlamentari era stato applicato il sistema contributivo e non più retributivo? Come non detto: stop al taglio dei vitalizi per gli ex senatori che avevano maturato il diritto prima del 2012. Lo dice una delibera del consiglio di garanzia del Senato che annulla quella a firma M5S risalente al 2018. Decisivo il voto del presidente del consiglio di garanzia Luigi Vitali (ex FI). Qualcosa ci dice che certe decisioni siano ampiamente bipartisan. Neanche a dirlo, i 5 Stelle, oggi più appoltronati della Dc che fu, hanno vivamente protestato. Per salvare la faccia. Eppure, se andiamo a vedere, la decisione è arrivata con un voto che ha visto il “no” di Lega e FdI, il “si” di un componente ex M5S e l’astensione del Pd. La delibera è stata votata nell’ultima seduta dell’organismo, rinnovato con la nuova legislatura. Olè. Conte spara a zero perché chi ha votato si è un ex 5 Stelle. “I patrioti di Giorgia Meloni hanno altre priorità: il ripristino dei privilegi per i parlamentari”. A volte sarebbe meglio tacere, si fa meno brutta figura.
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