Attualità

GHIGLIOTTINA – Il sindaco arrivato all’ufficio nascite

di Frida Gobbi -


Da “Donne! E’ arrivato l’arrotino” a “Donne! E’ arrivato l’ingravidatore”: suona così la gaffe da vero boomer sui social del sindaco di Tonara, Pierpaolo Sau. “Tutte le donne libere hanno l’obbligo di recarsi nell’ufficio del sindaco, a tre ore di distanza l’una dall’altra. Provvedimento da me emanato a Tonara nel 2010 per combattere il calo nascite”, è la frase incriminata, pubblicata e poi cancellata da Facebook dal primo (infoiatissimo) cittadino del piccolo centro in provincia di Nuoro. Ma la battuta un po’ pecoreccia (per restare in tema sardo), di sicuro fuori luogo per un sindaco, è rimasta online abbastanza per scatenare un putiferio. “Sessista!” è stata ovviamente la sentenza unanime del popolo dei social, ligio al politicamente corretto e super sensibile su certe tematiche. Tanto che Sau Inseminator (per scherzo, per carità) ha pubblicato un messaggio di scuse sulla pagina Facebook del Comune. “Quello che ho scritto non è degno né di un sindaco né di una persona comune. Non utilizzo bene i social e credevo fosse un messaggio diretto unicamente a chi ha scritto il post (di un ex sindaco, ndr), da non scrivere ugualmente”, fa ammenda Sau. Poi la formula perfetta per chiedere il perdono: “Chiedo scusa a chiunque si sia sentito/offesa/o. Ho quasi sempre votato una donna in tutti i livelli di elezioni”.

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