Esteri

Giappone, elezioni cruciali e immigrazione al centro del dibattito politico

di Redazione -


Per la prima volta nella storia recente delle elezioni in Giappone, il tema dell’immigrazione è diventato centrale nella campagna elettorale per il rinnovo della Camera dei consiglieri, la camera alta della Dieta. Il 20 luglio gli elettori saranno chiamati a scegliere 125 dei 248 membri totali, in un voto che potrebbe cambiare radicalmente gli equilibri politici a Tokyo. La coalizione di governo guidata dal primo ministro Shigeru Ishiba, composta dal Partito liberaldemocratico (LDP) e dal partner centrista Komeito, rischia di perdere la maggioranza anche alla Camera alta, dopo essere già finita in minoranza in quella bassa. La campagna elettorale è dominata da un acceso dibattito sull’immigrazione, riflesso dell’incremento dei residenti stranieri – saliti a 3,77 milioni alla fine del 2024 – in un paese segnato da un rapido invecchiamento e da un calo record della popolazione giapponese, scesa di quasi 900.000 unità nello stesso anno. La crescita della presenza straniera ha alimentato tensioni politiche e sociali, soprattutto per l’ingresso di nuovi lavoratori in settori dove la manodopera locale è carente. Il partito nazionalista Sanseito, in forte ascesa nei sondaggi, ha adottato toni marcatamente xenofobi, con lo slogan “Giappone prima di tutto” e proposte radicali come il divieto di impiego dei residenti stranieri nel pubblico impiego, la cessazione dei sussidi a loro favore e la creazione di un’agenzia unica per l’immigrazione. Il leader Sohei Kamiya accusa la globalizzazione di essere la causa della povertà nazionale e denuncia l’aumento eccessivo degli stranieri. Anche il Partito liberaldemocratico ha irrigidito la sua posizione, promettendo tolleranza zero verso l’immigrazione irregolare, mentre Komeito punta su una migliore gestione dei permessi di soggiorno. Il Partito democratico per il Popolo, recentemente rafforzatosi grazie al voto giovane, propone restrizioni sulla possibilità per gli stranieri di acquistare immobili in Giappone. In controtendenza, il Partito democratico costituzionale, principale forza di opposizione, invoca invece una legge per una “società multiculturale di convivenza”. Nonostante il tono allarmistico del dibattito in vista delle elezioni in Giappone, i dati della polizia mostrano che la quota di stranieri coinvolti in reati è rimasta stabile intorno al 2% nell’ultimo decennio. “È fondamentale distinguere tra percezioni e fatti reali”, ha sottolineato l’economista Takahide Kiuchi, del Nomura Research Institute.


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