Giappone: epidemia di influenza anticipata VIDEO
In corso in Giappone un’epidemia di influenza che ha colpito con un anticipo di circa cinque settimane rispetto alle stagioni influenzali degli anni precedenti.
Giappone: epidemia influenza anticipata
Finora, registrati oltre 6mila casi confermati, un numero eccezionale per questo periodo dell’anno. Più di 130 scuole hanno dovuto chiudere per limitare la diffusione del virus.
I reparti pediatrici e geriatrico-ospedalieri risultano sovraffollati, con punte di contagio in prefetture come Tokyo, Okinawa e Kagoshima.
Tra le scuole che hanno sospeso le lezioni a causa di focolai, una primaria nella prefettura di Yamagata dove 22 studenti sono risultati sintomatici.
Il ceppo predominante
Il ceppo predominante è l’influenza A H3N2, già responsabile di picchi epidemici in paesi dell’emisfero australe come Australia e Nuova Zelanda. Ora, l’epidemia di influenza in Giappone.
L’aumento precoce dei casi si collega al virus già diffuso nel Sud emisfero, in Australia e Nuova Zelanda, con cui il Giappone ha un’intensa mobilità internazionale.
Le cause
La rapida diffusione dell’influenza anticipata si spiega con alcune cause chiave: l’aumento dei viaggi internazionali, i cambiamenti climatici e la diminuzione dell’esposizione al virus negli ultimi anni a causa delle misure anti-COVID-19.
Ciò ha indebolito la risposta immunitaria della popolazione, soprattutto di bambini e anziani, che risultano le fasce più vulnerabili. Dai dati, quasi la metà delle 287 persone ricoverate a settembre per influenza erano bambini con età pari o inferiore a 14 anni.
Un’ondata mai prima registrata
Le autorità sanitarie giapponesi ed esperti internazionali, come Ian Barr dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, segnalano che mai si erano viste ondate epidemiche così diffuse così precocemente in Giappone.
Il monitoraggio prosegue con attenzione perché la diffusione del virus potrebbe coinvolgere anche altri Paesi asiatici ed europei in vista della stagione invernale.
Nella stagione influenzale che abbraccia il 2024 e l’anno in corso, i dati ufficiali indicano un livello di mortalità influenzale significativo, sebbene non strettamente collegato al solo virus influenzale ma anche ad altre infezioni respiratorie gravi.
Le fonti sanitarie riportano che nell’arco dell’ultima stagione circa 1.200 persone sono decedute a causa di complicanze associate all’influenza stagionale, con un picco di mortalità tra gli anziani sopra i 65 anni e i pazienti fragili con patologie pregresse.
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