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Gioco e accertamenti fiscali, il tesoretto del Mef

di Giovanni Vasso -


I dati del Ministero dell’Economia e della finanza ribadiscono il peso dell’Iva sui conti dello Stato e registrano l’impennata delle entrate dovute ai giochi e alle lotterie. Nel report sul primo trimestre dell’anno in corso, il Mef ha riferito che “Le imposte indirette ammontano a 50.251 milioni di euro, con un incremento di 8.556 milioni di euro (+20,5%). All’andamento positivo ha contribuito l’IVA, con un aumento del gettito di 6.086 milioni di euro (+22,8%), in particolare la componente relativa agli scambi interni ha evidenziato un incremento di 4.280 milioni di euro (+18,2%), mentre l’IVA sulle importazioni ha registrato un aumento di 1.806 milioni di euro (+57,8%). Quest’ultimo risultato è legato, in larga parte, all’andamento del prezzo del petrolio che a gennaio 2022 è risultato in crescita”. E dunque: “Tra le altre imposte indirette, hanno registrato andamenti positivi le entrate dell’imposta sulle assicurazioni (+11 milioni di euro, +3,2%) e l’imposta di registro (+108 milioni di euro, +9,1%) mentre l’imposta di bollo ha avuto una variazione negativa (-64 milioni di euro, -6,3%)”.

Balzo delle entrate “relative ai giochi ammontano a 3.644 milioni di euro (+1.007 milioni di euro, +38,2%)”. Poco meno del quaranta per cento e più di un miliardo di euro d’incassi. Infine poco meno di 3,3 miliardi sono arrivati al Fisco da accertamenti e controlli: “Le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo si attestano a 3.285 milioni di euro (+1.502 milioni di euro, +84,3%) di cui: 2.067 milioni di euro (+1.238 milioni di euro, +149,2%) sono affluiti dalle imposte dirette e 1.217 milioni di euro (+264 milioni di euro, +27,7%) dalle imposte indirette. Il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno non risulta omogeneo in quanto nel 2021 le attività di riscossione erano state sospese fino al 31 agosto 2021”.


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