Esteri

Giorgia d’Arabia

di Giovanni Vasso -


Giorgia Meloni vola ad Abu Dhabi e Nuova Delhi. La premier italiana sarà in visita tra Emirati Arabi e India. Con l’obiettivo, preciso, di ricucire relazioni commerciali ed economiche. Con due Paesi strategicamente fondamentali. Il primo, oltre che per i volumi d’affari dell’export italiano, per la posizione tra Africa, Maghreb e Medio Oriente, strategica per la buona riuscita del Piano Mattei. Il secondo, per la crescita costante, per le potenzialità ancora inespresse di un mercato enorme e per la centralità internazionale che sta esprimendo in senso geopolitico. Meloni dovrà tirare una riga sul passato, fatto di tensioni diplomatiche, e ricostruire i rapporti con due partner ritenuti evidentemente fondamentali per il futuro dell’Italia.

Le tensioni alle spalle

Era dai tempi del Conte bis che nessun esponente di governo si recava in visita nel Paese emiratino. Nel 2021 era salita la tensione tra Roma e il governo arabo a causa del blocco dello stop all’export dei “prodotti di difesa”. In pratica, Conte e Di Maio, negarono una fornitura di armi già accordata da mesi e, soprattutto, dei ricambi per la pattuglia aerea acrobatica nazionale. S’innescò un’escalation che portò a più di uno scontro internazionale e alle minacce di chiusura, a luglio di quell’anno, della base di Al Minhad, avamposto decisivo per il supporto alla missione italiana in Afghanistan. Una situazione che è rimasta tesa fino a quando è rimasto, a capo della Farnesina, l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Con l’India, invece, i rapporti si sono complicati anni fa con l’incidente della petroliera Enrica Lexie, quando al largo delle acque del golfo del Kerala, i due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre spararono a due pescatori indiani temendo che fossero pirati. La lunga querelle giudiziaria internazionale tra Roma e Nuova Delhi aveva allontanato e raffreddato i rapporti tra Italia e India, allungando per anni la distanza tra i due Paesi, tra sentenze confliggenti, tentativi di mediazione e, tanta ma tanta, speculazione politica tanto in India quanto in Italia.

Il valore della pace

Meloni, che pure ha sostenuto posizioni nette, in passato, rispetto ai governi emiratino e indiano, è chiamata a ricucire i rapporti. La ragione di Stato, si sa, è più forte di quelle della politica e del consenso virale. Senza un rapporto forte con gli Emirati Arabi Uniti, è difficile immaginare una possibilità di riuscita del Piano Mattei, del “sogno” di fare dell’Italia l’hub energetico del Mediterraneo. Senza un dialogo con l’India, che si avvia a diventare un gigante economico e politico, l’Italia si ritroverebbe fuori dai tavoli che contano. C’è bisogno di pace, di fare la pace. Altrimenti i “partners”, specialmente quelli europei, su tutti la Germania che già scalpita, soffieranno all’Italia, insieme a lucrose commesse industriali e tecnologiche, anche la possibilità di ritagliarsi un ruolo geopolitico importante nel futuro.

“Abbiamo già vinto”

Secondo Federpetroli, il viaggio della premier in Medio Oriente è già una vittoria. Il presidente Michele Marsiglia, in una nota, ha spiegato: “Con la visita del presidente del consiglio Giorgia Meloni negli Emirati, l’Italia conquista la scena di leader energetico. Usciamo vincenti da questa crisi”. Marsiglia ha poi aggiunto: “Piano Mattei per l’Africa ma anche per il Medio Oriente. Attendevamo questa visita nei paesi arabi e principalmente negli Emirati, dove l’Italia è partner strategico in diversi progetti energetici. La visita è un rafforzamento della nostra industria e un consolidamento fondamentale in questo momento storico per la nostra Eni. Si rafforzano così le relazioni con Abu Dhabi, dove da tempo la presenza del governo italiano mancava. L’ultimo viaggio fu quello durante il governo Conte”.

I pontieri e il cambio di passo

A fare da apripista a Meloni, negli Emirati, è stato il ministro della Difesa Guido Crosetto che ha pazientemente lavorato a una ricucitura dei rapporti col governo arabo, già a partire da novembre scorso. Scambio di telefonate e poi, nei giorni scorsi, il viaggio ad Abu Dhabi. In India, invece, è stato il ministro all’Economia Giorgetti a porre le basi per l’incontro che si terrà tra Meloni e Modi domani. A margine del G20 di Bangalore, infatti, c’è stato un incontro tra il titolare del Mef e l’omologa indiana Nirmala Sitharaman, insieme alla comunità imprenditoriale italiana in India.

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