Giornata internazionale degli studi clinici: il valore della ricerca al centro della strategia di Novo Nordisk in Italia
La ricerca clinica al centro dell’impegno di Novo Nordisk per migliorare la vita delle persone con malattie croniche come diabete, obesità e malattie cardiovascolari, ma anche malattie rare, come emofilia e anemia falciforme e Alzheimer e malattie epatiche (MASH). Questo attraverso la rete dei 25 centri di sviluppo clinico nel mondo, di cui uno in Italia, e il sostegno e la partecipazione a diverse iniziative in favore di pazienti, caregiver, medici e istituzioni per contribuire a rendere più efficienti i trial clinici e sensibilizzare sulla loro importanza. Un impegno che l’azienda vuole confermare in occasione della Giornata mondiale degli studi clinici che ricorre domani, 20 maggio.
«Novo Nordisk si sta espandendo molto in nuove aree terapeutiche, passando da un’azienda che, mantenendo un focus per il 90 per cento su obesità e diabete, oggi è sempre più impegnata anche nelle malattie rare e croniche non trasmissibili a 360 gradi, dove la ricerca di soluzioni per le malattie cardiovascolare sta assumendo un ruolo sempre più importante», spiega Amale Chalfoun, Clinical, Medical and Regulatory Director di Novo Nordisk Italia. «Con questa crescita l’Italia, che è un Paese considerato strategico nella visione di Novo Nordisk, dovrà e potrà contribuire ancora di più, aumentando il numero di studi clinici e di pazienti arruolati. Il nostro obiettivo è rendere l’Italia ancora più attrattiva e competitiva nell’ambito della ricerca clinica».
Dall’apertura nel 2024 del Centro di sviluppo clinico in Italia (CDC, Clinical Development Center), sono più di 1200 i pazienti attualmente coinvolti nei nostri studi clinici in circa 300 centri attivi. Numeri che tra il 2025 e il 2026 mostrano un incremento esponenziale che testimonia l’impegno nella ricerca clinica quale asset strategico del gruppo: una crescita superiore al 50% del numero di studi clinici con il coinvolgimento di circa 2.400 nuovi pazienti con un focus nel campo dell’obesità. Un impegno che ha avuto anche un impatto in termini di occupazione con l’aumento del 100% di un team specializzato di Novo Nordisk Italia interamente dedicato alla ricerca clinica.
La ricerca clinica è una priorità per il Paese. Nell’agenda del Ministero della Salute è considerata un pilastro della sanità che va sostenuta con investimenti e con collaborazioni tra istituzioni pubbliche e private per favorire l’avanzamento delle conoscenze mediche, contribuire ad attrarre investimenti e garantire ai pazienti l’accesso a terapie innovative e sicure. Novo Nordisk va esattamente in questa direzione con la convinzione che continuare ad investire in questo settore significa investire nel futuro, nella salute dei cittadini e nella competitività economica del Paese con un impegno nel contribuire a rendere l’Italia sempre più attrattiva e competitiva in ottica europea.
Un esempio è il supporto a progetti che evidenzino la rilevanza della ricerca e il suo ruolo strategico in Italia con l’obiettivo di ottimizzare l’efficienza ed efficacia dei suoi processi. Tra questi, il progetto
CARE – Clinical Advancement and Research Excellence1, un’iniziativa coordinata da un Comitato direttivo multidisciplinare e permanente composto da rappresentanti delle principali società scientifiche ed esperti di settore. Il progetto si pone l’obiettivo di identificare soluzioni concrete e attuabili in grado di snellire i processi e le procedure che regolano gli studi clinici per portare maggiore efficienza al sistema.
«Il nostro è un impegno a 360°, infatti vogliamo contribuire a far sì che la ricerca clinica italiana sia sempre più all’avanguardia, sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza degli studi clinici, ma soprattutto aiutare il paziente ad avere un accesso accelerato alle nuove terapie rispondendo ai bisogni terapeutici non ancora soddisfatti», conclude Amale Chalfoun.
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