Salute

Giornata Mondiale contro il cancro: un altro successo per la ricerca

di Redazione -


Giornata Mondiale contro il cancro: un altro successo per la ricerca

di CAMILLA GALLICOLA

Alla vigilia del World Cancer Day, la ventiquattresima edizione della Giornata mondiale contro il cancro, che si celebra ogni 4 febbraio, la ricerca scientifica fa registrare un altro piccolo, grande passo verso la cura di quello che fu definito “il male del secolo”. Ora anche il Regno Unito ha adottato il Tepkinly (epcoritamab) per il trattamento degli adulti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL), una forma aggressiva di cancro del sangue. Il farmaco è stato raccomandato dal National Institute for Health and Care Excellence (NICE).

Ogni anno nel Regno Unito vengono diagnosticati circa 5.500 nuovi casi di DLBCL e, per circa 700 di questi pazienti il cui cancro è recidivato o non ha risposto ad almeno due trattamenti precedenti, la prognosi è infausta e le opzioni terapeutiche finora sono risultate limitate. Tepkinly è ora la prima opzione di trattamento bispecifico iniettabile ad essere approvata per questa popolazione di pazienti e può essere somministrato in ospedale tramite iniezione sottocutanea una volta alla settimana per 12 settimane, quindi a settimane alterne per 24 settimane, prima di continuare con un’iniezione ogni 4 settimane fino alla chiusura del trattamento. Viene naturalmente interrotto in caso di progressione del cancro o di effetti collaterali.

Belinda Byrne, direttrice medica di AbbVie UK, che ha sviluppato il farmaco insieme a Genmab, ha dichiarato: “Siamo lieti che il NICE abbia riconosciuto il beneficio che Tepkinly può avere sulla vita delle persone che vivono con DLBCL recidivante o refrattario. Continueremo a lavorare a stretto contatto con le autorità competenti per fornire un accesso equo in tutto il Regno Unito ai pazienti idonei che ne hanno bisogno”. La decisione del NICE è stata supportata dai risultati positivi dello studio di fase 1/2 EPCORE NHL-1, in cui Tepkinly ha fornito un tasso di risposta globale del 62% e un tasso di risposta completa del 39%. “Nonostante i recenti progressi, le opzioni terapeutiche per questo gruppo di pazienti difficili da trattare sono state limitate – ha spiegato Chris Fox, professore di ematologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Nottingham e consulente ematologo onorario del NHS Trust degli ospedali universitari di Nottingham -. Ciò può significare che molti pazienti non dispongono di opzioni terapeutiche adeguatamente efficaci, con conseguente prognosi sfavorevole. La decisione del NICE – ha aggiunto – sarà accolta con favore sia dai pazienti che dalla comunità clinica”.

Nei mesi scorsi la Commissione europea aveva concesso l’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio per epcoritamab. Questo tipo di autorizzazione viene concesso ai medicinali che rispondono a un’esigenza medica insoddisfatta, dove il vantaggio della loro immediata disponibilità per i pazienti supera il rischio di una disponibilità limitata di dati. Saranno necessari però dati confermativi completi per mantenere l’autorizzazione all’immissione in commercio. Sia AbbVie che Genmab condivideranno le responsabilità commerciali negli Stati Uniti e in Giappone, con AbbVie responsabile dell’ulteriore commercializzazione globale.


Torna alle notizie in home