Cronaca

Giustizia digitale e Mezzogiorno: il Governo accelera

di Alessio Gallicola -


“Questo lavoro smentisce non pochi stereotipi e rivela le cause profonde di alcune criticità”. È palese la soddisfazione delle Ministre della Giustizia, Marta Cartabia e del Sud e Coesione Territoriale, Mara Carfagna, che hanno illustrato l’esito dei lavori della Commissione interministeriale incaricata di tracciare una mappa delle esigenze, delle criticità e delle buone pratiche delle sedi giudiziarie delle regioni meridionali, destinatarie di cospicui investimenti ad hoc del Pnrr.

Il governo, dunque, accelera sulla digitalizzazione della Giustizia, soprattutto al Sud. Potranno essere superate in questo modo, secondo l’esecutivo, le difficoltà alla base della lentezza dell’azione giudiziaria nel Mezzogiorno: l’eccesso di turn-over negli uffici, la difficoltà di ottenere supporto da soggetti esterni.

“Abbiamo finalmente una ricognizione articolata della situazione delle 16 Corti d’Appello e dei 62 Tribunali del Sud e delle Isole: a breve le linee guida, proposte dalla Commissione interministeriale per la giustizia al Sud, diventeranno proposte concrete di intervento – hanno annunciato le ministre – Questi uffici giudiziari sono una risorsa preziosa per tutto il Paese, nostro compito assicurare loro le migliori condizioni possibili per operare”.

La commissione è presieduta da Maria Rosaria Covelli ed è costituita da avvocati, magistrati e addetti ai lavori che operano nelle regioni meridionali. In particolare si è soffermata sull’analisi e le conseguenti proposte su organizzazione, informatizzazione e edilizia giudiziaria.

“Intendiamo fare al più presto le nostre valutazioni sulle linee guida proposte, per tradurle in provvedimenti concreti – concludono o le Ministre -.  Una giustizia civile efficiente è ‘l’infrastruttura civica’ indispensabile per attrarre al Sud più investimenti, contribuire a creare più lavoro, crescita economica e sociale”.


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