Politica

Gli italiani bocciano l’attacco di Conte contro Salvini in TV, il crollo nei sondaggi

di Redazione -


Gli italiani non sono stupidi, semmai fanno finta di subire, restano in silenzio quanto basta perché nessuno possa pensare male di loro, ma quando poi qualcuno li chiama e gli pone una domanda precisa non hanno nessun dubbio ad esprimere la propria posizione. È successo così nel corso dell’ultimo sondaggio elaborato da uno dei più influenti e autorevoli sondaggisti italiani, Antonio Noto, direttore di IPR Marketing per il Quotidiano Nazionale. Alla domanda come giudicate l’attacco del Presidente del Consiglio Conte in televisione l’altra sera contro Matteo Salvini e Giorgia Meloni, gli italiani hanno bocciato in maniera clamorosa il premier. Per il 54% degli italiani infatti le dichiarazioni rese dal Presidente Conte sono da giudicare fuori luogo. “Fuori luogo” dunque ‘attacco a Giorgia Meloni Meloni e a Matteo Salvini”. Gli italiani insomma non hanno digerito l’uso che il premier fa della televisione, che in questo caso è servita a lui più per un comizio elettorale che non per comunare qualcosa di importante al Paese. Ma questo è grave, perché viene meno il gioco democratico. Matteo Salvini e Giorgia Meloni dovrebbero chiedere i danni alla Rai per quanto accaduto, e comunque dovrebbero costringere la Commissione Parlamentare di Vigilanza di ristabilire le regole. Andando di questo passo, si fa scappare un alto dirigente di Palazzo Chigi, il premier resterà sommerso dall’indignazione popolare, perché ormai tutti in Italia hanno capito che è alla ricerca di un consenso sempre più allargato e che gli permetta di non perdere il suo ruolo e la sua posizione. Probabilmente il premier dovrebbe fidarsi molto di meno del suo ufficio comunicazione o di chi gli consiglia uscite fuori luogo come quelle dell’altra sera. Ma a confermare la tendenza del sondaggio di Antonio Noto è stato anche uno dei suoi alleati storici e anche più visibili, l’ex presidente della Camera Ferdinando Casini. “L’emergenza del dopoguerra – questo è il pensiero di Casini- spinse De Gasperi e Togliatti a fare un governo assieme. Le persone responsabili capiscono che bisogna accantonare gli interessi di parte per salvare il Paese – rimarca -. E in questo contesto cosa fa il presidente del Consiglio? Nella solennità di un messaggio a reti unificate, in un momento così grave, polemizza con l’opposizione. Ecco, è stato un grave errore”. Pier Ferdinando Casini ex leader dell’Udc non tenta nessuna mediazione, e alla domanda di cosa ne pensa della sfuriata del premier Conte contro Matteo Salvini e Giorgia Meloni in televisione, e per giunta sulla Rai e a reti unificate spiega bene che “In questo momento non si può giocare, l’Italia da qui a poche settimane si troverà in una crisi economico-sociale drammatica. E non può esserci nessuno spazio per le polemiche tra governo e minoranza: sono sbagliate e dannose”. 

Poi sottolinea: “”Lo scenario è pessimo, paventare rischi di moti di piazza non è avventato, ma è purtroppo plausibile. Il capo dello Stato ha parlato più volte di unità nazionale e io dico: se non ora quando – riprende Casini? Se nella storia ci sono stati momenti in cui la politica ha saputo mettere da parte le proprie divisioni è stato quando c’era in ballo qualcosa di più importante: l’interesse della nazione, il destino di generazioni”. 

A.S.


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