Esteri

Gli Usa a Israele: aumentare aiuti a Gaza

Striscia di Gaza

“Attuare pienamente e rapidamente” misure in grado aumentare la quantità di aiuti destinati a Gaza. E’ questa la richiesta rivolta dagli Stati Uniti a Israele, guardando con favore alle recenti nuove iniziative annunciate per incrementare le misure di sostegno destinate alla Striscia. Secondo Adrienne Watson, del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, adesso l’impegno israeliano deve essere rivolto ad “aprire il porto di Ashdod per la consegna diretta di assistenza a Gaza, ad aprire il valico di Erez per una nuova rotta di assistenza per raggiungere il nord di Gaza, e ad aumentare significativamente le consegne dalla Giordania direttamente a Gaza, devono ora essere pienamente e rapidamente attuate”. “Come ha affermato oggi il presidente durante l’appello – ha aggiunto – la politica degli Stati Uniti rispetto a Gaza sarà determinata dalla nostra valutazione dell’azione immediata di Israele su questi e altri passi, compresi i passi per proteggere i civili innocenti e la sicurezza degli operatori umanitari”. L’annuncio israeliano in merito alla riapertura del valico di Erez è arrivato poche ore dopo un’intensa telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il primo ministro Benjamin Netanyahu. Si tratta della prima telefonata avvenuta tra i due leader dopo l’attacco dell’IDF a inizio settimana in cui sono rimasti uccisi sette operatori umanitari della World Central Kitchen, intenti a fornire cibo e aiuti di vario genere alla popolazione di Gaza. Per quanto riguarda invece l’ipotesi di giungere finalmente a un cessate il fuoco, nel corso della medesima telefonata Biden avrebbe detto a Netanyahu che un immediato stop ai bombardamenti è essenziale, invitandolo a “dare ai suoi negoziatori il potere di concludere senza indugi un accordo per riportare a casa gli ostaggi”. Un cessate il fuoco, chiarisce però attraverso il social X il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, “subordinato al rilascio degli ostaggi”.