Esteri

Gli Usa colpiscono ancora i ribelli filo-Iran Houthi

di Adolfo Spezzaferro -


Non si ferma l’offensiva Usa contro gli Houthi filo-Iran nel Mar Rosso. Le forze statunitensi nei giorni scorsi hanno colpito 12 droni sul Golfo di Aden, sul Mar Rosso e in aree controllate dai ribelli yemeniti filo-iraniani Houthi. Lo ha riferito una nota del Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) su X oggi. “Il 2 febbraio, intorno alle 10:30 (ora di Sanaa), la Uss Carney ha ingaggiato e abbattuto un veicolo aereo senza pilota sul Golfo di Aden. Non sono stati segnalati feriti o danni”, fa sapere Centcom. Sempre ieri – nella stessa giornata in cui gli Usa hanno colpito postazioni delle milizie filo-iraniane in Siria e Iraq – “intorno alle 16:40 (ora di Sanaa), le forze del Centcom hanno condotto attacchi contro quattro droni Houthi pronti al lancio. Le forze statunitensi hanno identificato i droni nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e hanno stabilito che rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili e le navi della Marina statunitense nella regione. Le forze statunitensi successivamente hanno colpito e distrutto i droni per legittima difesa”. Infine, “alle 21:20 (ora di Sanaa), la Uss Laboon e gli F/A-18 hanno abbattuto sette droni sul Mar Rosso. Non sono stati segnalati feriti o danni”. Queste operazioni “proteggeranno la libertà di navigazione e renderanno le acque internazionali più sicure per le navi della Marina Usa e per le navi mercantili”. Dal canto suo, il gruppo sciita filo-iraniano che controlla gran parte dello Yemen ha fatto sapere di essere pronto a questa mossa se gli Usa e il Regno Unito bombarderanno le basi aeree del Paese. Si tratta di una minaccia molto seria, poiché questo cavo alimenta i canali di comunicazione che collegano l’Europa, l’Africa e il Medio Oriente. Se il cavo venisse messo fuori uso, comprometterebbe la stabilità geopolitica regionale, i mercati finanziari globali e la sicurezza informatica. Più del 99% del traffico internet mondiale e oltre l’80% delle linee telefoniche internazionali passano attraverso i cavi sottomarini.
Nella nuova missione europea in Mar Rosso denominata “Aspides” saranno coinvolte sia la Marina che l’Aeronautica italiane. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenuto in commissione Difesa di Camera e Senato per illustrare gli assetti italiani della missione, ha spiegato ai parlamentari che “sarà impiegata almeno una nave italiana per 12 mesi e si valuta anche l’invio di aerei con compiti di sorveglianza e raccolta dati”.


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