Esteri

Gli Usa stanno armando Taiwan come mai prima d’ora

di Martina Melli -

Taiwan's armed forces pose for a photo with a Taiwan flag during a routine drills to show combat readiness ahead of Lunar New Year holidays at a military base in Kaohsiung, Taiwan, January 11, 2023. REUTERS/Ann Wang


Gli Usa hanno sovvenzionato Taiwan con 80 milioni di dollari per l’acquisto di attrezzature militari americane. Anche se non si tratta di una somma ingente (un singolo caccia moderno costa di più) ha comunque fatto infuriare Pechino. Ciò che è davvero significativo di questa sovvenzione è il fatto che non si tratta di un prestito, ma degli aiuti militari ascrivibili nell’ambito del programma “Finanza militare estera” (Fmf).

L’Fmf è stato usato per aiutare l’Ucraina, alla quale sono stati inviati, dall’inizio della guerra, circa 4 miliardi di dollari. È stato utilizzato diverse volte, per inviare miliardi in Afghanistan, Iraq, Israele, Egitto, ma questa è la prima volta che gli Usa lo concedono a un Paese non riconosciuto dalle Nazioni Unite.

Gli Stati Uniti hanno continuato a vendere armi all’isola secondo i termini del Taiwan Relations Act: la chiave era vendere armi sufficienti affinché Taiwan potesse difendersi da un possibile attacco cinese, ma non così tante da destabilizzare le relazioni tra Washington e Pechino. Per decenni, gli Stati Uniti hanno fatto affidamento su questa ambiguità strategica per fare affari con la Cina, pur rimanendo il più fedele alleato di Taiwan.

Nell’ultimo decennio però, l’equilibrio militare nello Stretto di Taiwan si è drammaticamente inclinato a favore della Cina. Anche se Washington insiste che la sua politica non è cambiata, in realtà lo ha fatto. Il Dipartimento di Stato americano si è affrettato a negare che la Fmf implichi qualsiasi riconoscimento di Taiwan.

L’’America sta armando con urgenza l’isola, facendo capire come il suo rapporto con la stessa si stia ridefinendo. Stati Uniti stanno iniziando a riqualificare l’esercito di Taiwan che è molto vulnerabile, con attrezzature obsolete e in netta inferiorità rispetto al nemico. È per questo che le truppe di terra taiwanesi vengono inviate in America per l’addestramento e gli addestratori statunitensi vanno a Taipei per integrarsi con i marines e le forze speciali.

A Washington al momento è in corso un acceso dibattito su quanto lontano dovrebbero spingersi gli Stati Uniti nel sostenere Taiwan. Secondo molti esperti, qualsiasi impegno pubblico da parte degli Stati Uniti provocherebbe Pechino ma allo stesso tempo Washington sa bene che Taiwan non è in grado di difendersi da sola.


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