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Gravidanza in estate: come difendersi da miti, “bufale” e consigli non richiesti

di Flavia Romani -


In estate, per le donne in gravidanza, il caldo non è l’unico nemico. A complicare la serenità dei mesi dell’attesa ci si mettono anche consigli non richiesti, miti popolari e vere e proprie fake news, spesso condivise in buona fede, ma prive di fondamento medico. A fare chiarezza è il ginecologo Francesco Gebbia, direttore della clinica IVI di Roma, che invita le future mamme a diffidare del “sentito dire” e a rivolgersi sempre a professionisti della salute.

La gravidanza – spiega Gebbia – non deve essere vissuta come una condizione fragile o pericolosa. La chiave per affrontarla con serenità è affidarsi a fonti mediche affidabili e confrontarsi con il proprio ginecologo”. Ecco allora un vero e proprio catalogo delle false credenze più diffuse sull’estate in gravidanza, con indicazioni pratiche per affrontarla senza inutili timori.

Gravidanza in estate: come gestire sole, abbronzatura e bagni

Uno dei consigli più frequenti riguarda l’esposizione al sole, spesso ritenuta dannosa. “In realtà – chiarisce Gebbia – il sole non è vietato. Basta esporsi con buonsenso: evitare le ore più calde (11-16), usare protezioni solari ad ampio spettro (SPF 50), idratarsi spesso, indossare cappelli e occhiali da sole”. Il rischio principale è la comparsa di cloasma gravidico, macchie scure dovute agli ormoni, ma prevenibile con le giuste precauzioni.

Contrariamente a quanto si pensa, il bagno in mare o in piscina non solo non è pericoloso, ma fa bene. “Passeggiate sul bagnasciuga e brevi nuotate – spiega il ginecologo – migliorano la circolazione. Le piscine sono ottime, a patto che siano pulite e clorate. Meglio evitare i luoghi troppo affollati per ridurre il rischio di infezioni vaginali, più frequenti in gravidanza”.

Le bufale più comuni

Tra le bufale più comuni c’è l’idea che bere acqua fredda faccia male al feto. “Falso. L’acqua fredda non comporta alcun rischio. Anzi, in estate è fondamentale mantenere un’idratazione costante. Meglio però evitare bevande ghiacciate per non incorrere in congestioni o problemi digestivi”. Sbagliata anche la convinzione che si debba mangiare per due. “Una dieta sana e bilanciata, leggera e ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre è l’ideale. Frutta e verdura crude si possono mangiare, purché lavate con attenzione, anche con bicarbonato o soluzioni disinfettanti, per evitare il rischio di toxoplasmosi”.

Anche auto e motorino non sono vietati a priori. “Si può viaggiare in auto con frequenti pause e aria fresca. Il motorino è concesso solo nel primo trimestre e su strade sicure: poi è meglio evitarlo per ridurre il rischio di cadute e vibrazioni”.

Sull’effetto del caldo intenso, Gebbia spiega: “Esiste una lieve correlazione tra temperature estreme (oltre i 35-37°C per lunghi periodi) e il rischio di parto prematuro. Ma con una buona idratazione e il riposo in ambienti freschi si può gestire il rischio”.

Infine, attività fisica e sessualità: “Lo sport fa bene – precisa il medico – se svolto con moderazione e senza controindicazioni mediche. Yoga prenatale, camminate e nuoto sono perfetti. E anche l’attività sessuale, in assenza di patologie, è sicura e può avere benefici fisici e psicologici, oltre ad aiutare a preparare il corpo al parto”.

In definitiva, per affrontare la gravidanza in estate in modo sereno, il miglior consiglio è uno solo: affidarsi alla scienza e non alle dicerie.


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