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GRAVINA: ANCHE SENZA MONDIALI NO ALLE DIMISSIONI

di Redazione -


“Quando un sogno lo realizzi, lo hai perso. Conquisti la tua realtà. Abbiamo avuto fortuna? Sì, anche.
La stiamo pagando ora? Sì, la stiamo pagando. Abbiamo finito di pagare? Non lo so, vedremo tra poco. Di sicuro venderemo cara la pelle: siamo abituati a sudarci tutto, storicamente o facciamo grandi exploit o grandi flop. E questo ha radici più profonde”.
Sono queste alcune delle parole dette dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, in un’intervista al quotidiano ‘La Repubblica’ alla vigilia della sfida dell’Italia contro la Macedonia ai playoff per i Mondiali 2022. Gravina in seguito non si esime dal rispondere a coloro che gli fanno notare i passi indietro dei suoi predecessori, dopo l’eliminazione al primo turno in Brasile e la mancata qualificazione ai Mondiali in Russia: “Tavecchio aveva il Coni contro, aveva una maggioranza risicata in un quadro di sistema totalmente diverso da quello attuale. Io sono stato eletto un anno fa, abbiamo vinto l’Europeo, ho una maggioranza solida e un ampio consenso. Non esiste l’istituto della sfiducia, se mi facessi da parte per andare al voto probabilmente verrei rieletto. Che presupposti ci sono per dimettersi? Nessuno”. E Mancini rischia? “Ha perso una partita delle ultime 40, gli ho fatto firmare il rinnovo prima dell’Europeo e non era scontato che lo vincessimo, anzi. Se avessimo segnato quel rigore di Roma contro la Svizzera, per me un ‘rigorino’, non staremmo a parlare di tutto ciò”. Il presidente della FIGC infine pone l’ attenzione sulla partita non scontata con la Macedonia senza pensare già allo step successivo, ovvero la finale playoff contro ; potenzialmente, il Portogallo di Ronaldo: “Io  penso solo alla Macedonia, domani. Sarà dura e noi contro le squadre slave soffriamo sempre”.


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