Esteri

Grecia, la strage dei treni. Almeno quaranta morti. Da loro si dimette il ministro

di Martina Melli -


Il premier greco Kyriakos Mitsotakis ha proclamato tre giorni di lutto nazionale in seguito al più grave incidente ferroviario nella storia del Paese.
Martedì infatti, poco dopo la mezzanotte, un treno merci e un treno passeggeri (con a bordo 352 persone) si sono scontrati mentre erano in viaggio tra Atene e Salonicco, provocando oltre 40 morti, centinaia di feriti e circa 60 dispersi.

 

Tre i vagoni deragliati nei pressi della cittadina di Larissa: i primi due a causa del violentissimo schianto si sono letteralmente polverizzati. Il terzo convoglio si è rovesciato di lato e ha preso fuoco. Sette dellevittime sono state trovate carbonizzate.
Poche ore dopo il disastro il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Kostas Karamanlis si è dimesso. “Sono in politica da qualche anno, ma considero un elemento necessario della nostra democrazia che i cittadini del nostro Paese abbiano fiducia nel sistema politico. Questa si chiama responsabilità politica. Per questo rassegno le mie dimissioni dalla carica di Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. È quello che sento il dovere di fare come minimo segno di rispetto per la memoria delle vittime” ha dichiarato in una nota.

Per la portata del disastro, sono stati mobilitati circa 150 vigili del fuoco e 40 ambulanze, e anche gru e meccanici per cercare di rimuovere i detriti d’acciaio e sollevare le carrozze rovesciate.

“Non ho mai visto niente di simile in tutta la mia vita. È tragico. Cinque ore dopo, troviamo ancora cadaveri”, ha detto un soccorritore al lavoro sul luogo dell’incidente.

“Molti passeggeri non capivano cosa fosse successo esattamente perché dormivano”, ha detto un sopravvissuto all’agenzia di stampa statale, ANA-MPA. “Anch’io stavo dormendo e il distacco improvviso mi ha scosso. Quando ci siamo resi conto di quello che era successo, abbiamo cercato di uscire dai vagoni, e quando ci siamo riusciti, abbiamo assistito al caos”.
Anche se non è stato chiarito il motivo della collisione, e non è ancora sicuro si tratti di un errore umano, il capostazione di Larissa è stato accusato di omicidio colposo per negligenza e immediatamente arrestato, mentre i funzionari delle ferrovie statali sono stati interrogati.

La strage infatti è stata causata dalla grande velocità con cui viaggiavano i due treni che ignoravano di trovarsi sullo stesso binario.

Il capostazione, ovvero la figura responsabile delle segnalazioni (in Grecia ancora fortemente manuali mentre nel resto d’Europa gestite da sistemi elettronici), nega qualsiasi illecito e attribuisce l’incidente a un possibile guasto tecnico.
A bordo della prima carrozza, secondo quanto ha riferito il sindaco di Tempé, Yorgos Manolis, c’erano purtroppo tanti studenti universitari che tornavano a Salonicco dopo un fine settimana prolungato per via del Carnevale. Tra i moltissimi passeggeri ricoverati negli ospedali della città c’è anche un bambino di sei mesi e mezzo, così come un altro bimbo di 8 anni, al momento in chirurgia pediatrica.

Altri feriti sono stati mandati negli ospedali di Salonicco e Katerini. Sei sono attualmente in terapia intensiva.

“Tutti qui stanno cercando la causa della tragedia” ha detto il reporter greco Kostas Koukoumakas, aggiungendo che la responsabilità generale per la sicurezza ferroviaria va fatta risalire ai piani alti.
Il focus dell’indagine degli investigatori, infatti, è scoprire perché i due treni erano sulle stesse rotaie quando si sono schiantati vicino a Larissa.
Particolarmente interessante è l’analisi del sito d’informazione Greek City Times, secondo il quale era solo questione di tempo prima che un danno del genere avesse luogo, considerato lo stato fatiscente della rete ferroviaria greca.

In passato, infatti, diversi altri incidenti avevano già evidenziato le molte carenze dei sistemi di sicurezza ferroviari del Paese. Una delle mancanze più gravi è rappresentata dal sistema integrato di controllo dei treni ETCS, come previsto dalla legislazione europea.
L’insieme più generale si chiama ERTMS (European Rail Traffic Management System) ed è un sistema per la corretta e sicura gestione e funzionamento delle ferrovie nei paesi dell’Ue.

Il sistema ERTMS è costituito da due elementi principali. Uno è la comunicazione terrestre GSM-R e l’altro è l’ETCS (European Train Control System).
In particolare, quest’ultimo è necessario sulle linee ad alta velocità e ci sono varie testimonianze e notizie secondo cui, per la rete greca, e in particolare nella zona in cui si è verificato il tragico incidente, sono presenti gravi falle e ritardi nel suo funzionamento. Ci sono anche problemi nell’aggiornamento dei segnali luminosi e del telecomando.

Per capirci: l’obiettivo dell’ETCS è consentire ai treni passeggeri e commerciali di viaggiare più velocemente e in modo più sicuro.
Lo scopo principale di questi meccanismi è previre e arginare l’errore umano. Grazie al sistema ETCS, il macchinista ha la possibilità di essere informato sullo stato della linea a grande distanza rispetto alla propria posizione.

Il sistema può ricevere automaticamente i dati dai relè di terra (es. semafori, punti fissi su e fuori binari, ecc.) e determinare la velocità massima consentita o addirittura rallentare il treno ove necessario.
Come è facile intuire a questo punto, i moderni sistemi Gps e le relative tecnologie sono per lo più assenti o disfunzionali all’interno della rete ferroviaria greca.

In larga misura, il controllo e la gestione vengono eseguiti manualmente ed empiricamente, con una buona probabilità di sviste ed errori umani.
Al momento questo sembrerebbe il quadro generale in cui si iscrive la terribile strage di Larissa.


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