Per Abbonati

GREEN SKILL CERCASI

di Angelo Vitale -


Green skills per green jobs: solo attraverso la lente della sostenibilità può affermarsi un percorso di crescita per le imprese. Le quali, anche grazie al lavoro e l’impegno delle associazioni di categoria, se ne fanno sempre più consapevoli. Lo sanno bene Confindustria e Federmanager, che da Venezia capitale della sostenibilità hanno fatto partire il loro progetto sul sustainability manager per pesare il fabbisogno delle imprese circa le competenze manageriali specifiche, evidenziando le skill di questa professionalità emergente e strutturando un preciso percorso di formazione. Un’azione che si affianca a quella che vuole sensibilizzare territori e istituzioni sulla necessità di policy di incentivi a sostegno delle imprese.
Ma come vivono la spinta alla sostenibilità le aziende? Secondo l’Osservatorio 4.Manager, che ha sondato un panel di oltre 4mila imprese, il nostro sistema industriale ha aumentato del 5% ogni anno la richiesta di manager dotati di competenze sempre più profilate nel settore green e in materia di criteri ESG, un mercato che dal 2021 è cresciuto del 19%. Dal 2019 sono entrate nelle aziende competenze manageriali (64%), competenze scientifiche (45%), competenze tecniche (73%). In più, oltre il 50% delle grandi e medie imprese ha fame di sostenibilità e va in cerca di professionisti che la adottino per gestire i processi di pianificazone e gestione. Insomma, si cresce solo all’insegna della sostenibilità. Chi rimarrà fuori da questa spinta, tra 8 anni sarà solo parte di un segmento residuale del sistema imprenditoriale del Paese.
E ancora altri dati confermano il trend. Secondo LinkedIn, il 2022 ha registrato la continua richiesta di figure precise: Responsabile sostenibilità (+52%), Sustainability Specialist (+43%), Consulente sostenibilità (+34%). Richieste che partono principalmente da Milano, Torino e Roma, le tre città che classificano la presenza dell’industria, delle imprese, e della PA. E proprio imprese e PA saranno da qui al 2030, per Confindustria e Federmanager, alla ricerca di almeno 4 milioni di lavoratori con competenze green e trasversali in materia di ESG. Le due organizzazioni ne hanno profilate quattro: sustainability manager, environmental manager, social manager, governance manager.
Per Confindustria, il fattore competenze ha un ruolo centrale: “Potenziare quelle dedicate alla sostenibilità – ha detto Katia Da Ros, vicepresidente per la Sostenibilità – vuol dire anche agevolare lo sviluppo e l`inserimento di figure come quella del sustainability manager. La sostenibilità è l`unica dimensione possibile per continuare a crescere. Per accompagnare le imprese in questo cambio di paradigma del fare impresa, dove il concetto di industria 4.0 – principalmente orientato all`innovazione – sta evolvendo verso una soluzione 5.0 ove l`innovazione si fonde con le componenti della transizione sostenibile, è assolutamente necessario avviare un nuovo, ambizioso piano di politica industriale che valorizzi e incentivi gli investimenti dedicati alla transizione verde e sostenibile, includendo gli aspetti della formazione e delle competenze”.
A Venezia anche il viceministro Vannia Gava: “La transizione ecologica – ha detto – deve essere opportunità di crescita nel solco della sostenibilità. I risultati ragggiunti sono il frutto del confronto tra istituzioni e gli stakeholders. La direzione della interlocuzione è il modo corretto per portare avanti la sostenibilità, non solo ambientale, ma anche sociale ed economica”.

Torna alle notizie in home