Politica

Grillini fuori dalla Giunta Emiliano e dal campo largo

di Lino Sasso -

Un post tratto dal profiloFacebook di Giuseppe Conte: incontro a Bari +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK


E’ rottura totale nel centrosinistra con buona pace del tanto agognato campo largo. Il ritiro della delegazione del Movimento 5 Stelle dalla Giunta regionale pugliese guidata da Michele Emiliano non è infatti una questione relegabile esclusivamente alla politica locale. Tanto più in considerazione delle parole di Giuseppe Conte che annuncia la necessità “di fare pulizia e tabula rasa”, perché è giunto il momento di “dare una forte scossa, un forte segnale rispetto a un andazzo che non è solo qui, sarebbe sbagliato concentrare l’attenzione solo su Bari”, incalza il leader grillino. E non è tutto, perché quella dell’ex presidente del Consiglio è una vera e propria raffica di fuoco. Al punto da mettere in discussione anche future alleanze e la partecipazione a coalizioni in mancanza di “premesse oggettive che consentano la buona politica”. Le inchieste baresi su compravendita di voti e intrecci opachi tra affari e politica, tre in meno di due mesi, come tutto lasciava presagire, confermano un impatto devastante sul Pd, dove si registrano anche dimissioni del capogruppo in consiglio regionale Filippo Caracciolo, rinviato a giudizio per un’altra inchiesta lo scorso febbraio.

Dal Nazareno non si commenta la scelta praticamente già annunciata di Conte, ma nemmeno si replica ai toni duri utilizzati contro i dem. Non si fa attendere invece la reazione del centrodestra. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, parla della decisione di lasciare la giunta Emiliano come una necessità sorta a seguito delle inchieste della procura di Bari che avrebbero costretto Conte a una scelta che “sconfessa il suo movimento quale garante della legalità nelle amministrazioni. Perché delle due l’una: o i grillini non si sono mai accorti del sistema di potere del Pd in Puglia e allora non sono affidabili, o ben lo conoscevano e allora sono complici”, incalza.

Per Raffaele Nevi, vicepresidente vicario del gruppo Forza Italia alla Camera, “Conte, coerentemente con la sua impostazione giustizialista, ha lasciato il campo largo e la giunta Emiliano, si è reso conto che la superiorità morale del Pd, ostentata per anni, lascia perplessi su quanto sta accadendo in Puglia”. Nel ricordare come “noi siamo sempre stati rispettosi delle dinamiche di altri partiti e rimaniamo garantisti anche se, dalla vicenda”, il portavoce azzurro non si esime però dall’evidenziare “una gestione della pubblica amministrazione molto disinvolta da parte di alcuni personaggi”.


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