Attualità

Gucci, piove sul bagnato: proclamato lo stato di agitazione

La furia dei sindacati: la protesta per il bonus welfare non erogato

Il lusso dello sciopero: mille dipendenti di Gucci sono in agitazione. Al centro dello scontro tra i lavoratori e l’azienda dell’alta moda c’è il mancato riconoscimento di un bonus welfare che andrebbe riconosciuto, secondo quanto sostengono i sindacati Filcam Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, a un migliaio di dipendenti. Il bonus, da circa seicento euro, non sarebbe stato riconosciuto né, nonostante gli accordi e le promesse, liquidato nei tempi promessi.

Gucci, le cause dell’agitazione

La vicenda riguarda il riconoscimento da 600 euro previsto dal contratto integrativo sottoscritto nel mese di luglio del 2022 che risulta scaduto al 31 dicembre del 2024. L’azienda, però, ha chiesto di vincolare l’erogazione del bonus a una revisione complessiva dell’impianto di incentivi e bonus per i dipendenti già previsto per il triennio 2022-24. Una condizione che i lavoratori non intendono accettare. E che, pertanto, ha spinto i sindacati a dichiarare lo stato di agitazione che interesserà circa mille dipendenti Gucci tra addetti alla vendita e supporto logistico.

La voce dei sindacati

La denuncia delle parti sociali è netta: “L’azienda, con un comportamento del tutto strumentale, non ha fatto altro che far trascorrere tempo prezioso, prendendosi gioco delle lavoratrici e dei lavoratori che ogni giorno si impegnano nei punti vendita e che attendevano, e continuano ad attendere, l’importo welfare”, affermano nella nota i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Ma non è tutto: “Non vogliamo cadere e non cadremo nella logica di uno scambio al ribasso che tolga tutele da una parte per spostarle da un’altra. Riteniamo molto grave l’atteggiamento dell’azienda e per tale ragione siamo a proclamare uno stato di agitazione a livello nazionale con possibili azioni sindacali che saranno eventualmente comunicate a livello territoriale”.