Esteri

Guerra alla Nato: dalla Russia Medvedev minaccia il conflitto

di Ernesto Ferrante -


“Guerra alla Nato” – Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Medvedev minaccia un conflitto diretto con l’Alleanza Atlantica. Il presidente ucraino Zelensky riunisce lo Stato Maggiore

La difesa aerea russa ha respinto quattro attacchi “terroristici” ucraini con droni sulla regione di confine di Kursk. Secondo quanto comunicato in una nota dal ministero della Difesa, due sono stati distrutti intorno alle 22.30 ora locale di lunedì e altri due circa un’ora e mezzo dopo.
La risposta russa non si è fatta attendere, con un raid contro Kryvyi Rih, la città di origine del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A darne notizia su Telegram è stato il capo dell’amministrazione militare della città, Oleksandr Vilkul. Prese di mira le infrastrutture portuali di Izmail, a Odessa.
Zelensky ha riunito lo Stato Maggiore dopo il suo rientro dal viaggio che lo ha portato anche a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Al centro dell’incontro, a cui ha partecipato anche il ministro delle Industrie strategiche Oleksandr Kamyshin, la produzione nazionale di droni.

I temi principali, ha scritto il leader ucraino su X, sono stati “la situazione in prima linea, i piani del nemico, le nostre operazioni offensive e difensive, le forniture in prima linea, l’aumento della produzione interna di armi, in particolare di droni, e lo stato dell’esercito russo e del complesso militare-industriale”.
Le autorità canadesi sono sotto accusa. La Russia “non accetterà il modo in cui i liberali canadesi flirtano con il nazismo, e prenderà le necessarie misure nel contesto delle relazioni russo-canadesi, che attraversano una profonda crisi per colpa del governo di Ottawa”. Lo ha affermato il ministero degli Esteri di Mosca in merito al caso di Yarsoslav Hunka, un immigrato ucraino di 98 anni acclamato al Parlamento canadese durante la visita del presidente Zelensky come un combattente per l’indipendenza dell’Ucraina contro i russi, ma che secondo la comunità ebraica canadese ha prestato servizio in una unità delle SS.
L’episodio, ha attaccato il ministero in una nota, è una conseguenza della “rabbiosa russofobia” del governo del primo ministro Justin Trudeau, che supera anche quella degli statunitensi.

“Speriamo, si legge ancora nel comunicato, che le forze sane della società canadese parleranno contro la fascistizzazione incoraggiata dal governo che procede mano nella mano con la russofobia militante”.
Dmitry Medvedev ha parlato apertamente di una possibile guerra con la Nato: “Sembra che alla Russia rimanga sempre meno scelta se non il conflitto diretto con la Nato sul campo, che si è trasformata in un blocco apertamente fascista come l’Asse di Hitler, anche se più grande”.
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ha fatto riferimento alla consegna degli Abrams da parte degli Usa all’Ucraina, oltre alle “promesse di fornire alle autorità di Kiev missili a più lunga gittata come il Sistema missilistico tattico dell’esercito”.
Medvedev sostiene che la Russia sia pronta allo scontro sul campo con la Nato, “anche se il risultato sarà raggiunto a un costo per l’umanità molto più alto che nel 1945…”.
Il Cremlino non ha informazioni sull’uccisione dell’ammiraglio Viktor Sokolov comandante della flotta russa del Mar Nero, rivendicata dagli ucraini. Lo ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov citato dalla Tass.
L’agenzia Ria Novosti ha diffuso un video di una riunione di alti ufficiali, a loro dire svoltasi nelle scorse ore, in cui compare anche un “redivivo” Sokolov che, in collegamento video, ascolta un discorso del ministro della Difesa Serghei Shoigu.


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