Esteri

Hackeraggio cinese su larga scala, lo proverebbe una maxi fuga di documenti

di Martina Melli -


L’intelligence cinese starebbe hackerando in modo sistematico e su larga scala governi, aziende e infrastrutture straniere, sfruttando alcune vulnerabilità nei sistemi software di alcune big company tra cui Microsoft, Apple e Google. Lo hanno rivelato più di 570 file, immagini e registri di chat – trapelati da alcune aziende, sotto il governo cinese, impiegate per la raccolta dati di massa.

Anche se la fonte non è ancora stata verificata, i documenti sono stati pubblicati su GitHub la scorsa settimana e ritenuti credibili dagli esperti di sicurezza informatica. Si tratta di file che descrivono nel dettaglio i contratti per estrarre dati stranieri nell’arco di otto anni e gli obiettivi all’interno di almeno 20 governi e territori stranieri, tra cui India, Hong Kong, Thailandia, Corea del Sud, Regno Unito, Taiwan e Malesia.

“Raramente abbiamo un accesso così illimitato ai meccanismi interni di qualsiasi operazione di intelligence”, ha affermato John Hultquist, capo analista di Mandiant Intelligence, una società di sicurezza informatica di proprietà di Google Cloud. “Abbiamo tutte le ragioni per credere che questi siano i dati autentici di un appaltatore che supporta operazioni di cyberspionaggio globali e nazionali fuori dalla Cina”, ha detto Hultquist.


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