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Esteri

Hamas apre al piano Trump, Israele pronto alla prima fase. Media: “Sospesi attacchi a Gaza”

Tel Aviv sceglie la linea della cautela e risponde: "Volontà di collaborare con Washington"

di Eleonora Ciaffoloni -


Hamas ha annunciato di essere pronta a rilasciare “tutti gli ostaggi israeliani”, come previsto dal piano elaborato dal presidente americano Donald Trump. Tuttavia l’organizzazione ha chiesto “ulteriori discussioni e negoziati” sulla proposta, nella quale rivendica anche un futuro ruolo politico oggi escluso.

Dal canto suo, Israele ha reagito con cautela ma in linea con l’iniziativa americana. L’ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha confermato che lo Stato ebraico “è pronto per l’attuazione immediata della prima fase del piano Trump per il rilascio degli ostaggi”, ribadendo la volontà di collaborare strettamente con Washington.

Attacchi sospesi

Secondo quanto riportato dall’emittente israeliana N12, da questa mattina gli attacchi dell’Idf in tutta la Striscia di Gaza sono stati sospesi. Le forze israeliane hanno ricevuto la direttiva di concentrarsi esclusivamente su operazioni difensive, mantenendo le posizioni raggiunte ma senza avanzare ulteriormente. Gaza City resta sotto assedio, ma le truppe non si stanno ritirando. Fino a poche ore prima, l’Aeronautica israeliana stava ancora conducendo raid, ma la nuova indicazione politica è di colpire solo in caso di minaccia diretta.

Il capo di Stato Maggiore, Eyal Zamir, ha ordinato alle forze armate di prepararsi all’attuazione del piano, sottolineando che “la sicurezza delle nostre forze rimane una priorità assoluta” e che servirà una risposta rapida contro ogni possibile minaccia.

Reazioni internazionali

Il presidente Trump, con un videomessaggio su Truth Social, ha definito l’apertura di Hamas “un grande giorno, forse senza precedenti in molti modi”, parlando di “una mossa coraggiosa di leadership”. Entusiasti anche i familiari degli ostaggi, che vedono nell’accordo una concreta possibilità di riabbracciare i propri cari.

Dal panorama internazionale arrivano segnali di sostegno. La premier italiana Giorgia Meloni ha rinnovato il suo pieno appoggio agli sforzi americani: “La priorità deve essere un cessate il fuoco che porti al rilascio immediato di tutti gli ostaggi. L’Italia è pronta a fare la sua parte”. Messaggi analoghi dal presidente francese Emmanuel Macron, che ha parlato di “cessate il fuoco a portata di mano”, e dal premier britannico Keir Starmer, che definisce l’apertura un “passo significativo”. Dalla Turchia, Recep Tayyip Erdogan ha invitato Israele a cessare “immediatamente tutti gli attacchi”.

Il piano di Trump per la pace, non solo Hamas: la fase decisiva

Il piano Trump, articolato in 20 punti, ha già accolto alcune modifiche richieste da Israele. L’apertura condizionata di Hamas rappresenta dunque un passaggio cruciale, che potrebbe portare alla fine del conflitto in corso nella Striscia di Gaza dopo mesi di bombardamenti e assedio.

Per la prima volta dall’inizio della guerra, la prospettiva di un cessate il fuoco stabile e del rilascio totale degli ostaggi sembra davvero concreta.


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