“Hamas bombarda gli aiuti”: la denuncia Idf
Intanto continua l'invasione di Gaza City: palestinesi in fuga da Zeitoun e Sabra
L’esercito israeliano ha comunicato di aver accertato che, nel tardo pomeriggio di ieri ha identificato un lancio che attribuisce ad Hamas da un’area adiacente all’ospedale Nasser a Khan Yunis, verso il corridoio principale per il trasferimento dei camion di aiuti nella Striscia di Gaza meridionale.

L’accusa del’Idf: Hamas bombarda gli aiuti
“Il lancio è stato effettuato durante il passaggio di un convoglio di camion che si dirigevano a ritirare aiuti umanitari dal valico di Kerem Shalom, e è caduto a una distanza di 300 metri dal corridoio”, denuncia l’esercito israeliano che ha anche diffuso un’infografica sulla zona del lancio e una foto del convoglio di camion sul corridoio.

“Il lancio – afferma – è un ulteriore esempio dei tentativi in corso da parte dell’organizzazione terroristica di sabotare sistematicamente e brutalmente il passaggio degli aiuti umanitari da parte delle organizzazioni internazionali e di interrompere la distribuzione degli aiuti umanitari ai civili di Gaza”.
Lo stallo degli aiuti a Gaza
Ad oggi, la situazione degli aiuti a Gaza è critica, in particolare nella Striscia dove l’83-87% del territorio è sottoposto a ordini di evacuazione forzata a causa dell’invasione militare israeliana, inclusa la parte nord di Gaza City.
La popolazione civile è ammassata in aree limitate, circa il 12% del territorio, con enormi bisogni urgenti di cibo, acqua e cure mediche. Negli ultimi giorni, almeno 70 persone sono morte e oltre 350 sono rimaste ferite negli attacchi militari, con molti feriti proprio mentre cercavano di ottenere aiuti umanitari.
Gli ospedali sono saturi e la malnutrizione ha già causato decine di morti, tra cui molti bambini. Le organizzazioni umanitarie faticano ad operare a causa dei bombardamenti e degli ordini di evacuazione che riducono la sicurezza e l’accesso.
La fuga da nord di Gaza City
In particolare, nella parte nord di Gaza City, dove si è iniziata la prima fase dell’occupazione israeliana, centinaia di palestinesi stanno fuggendo dai sobborghi come Zeitoun e Sabra verso la parte nordoccidentale della città, mentre le truppe israeliane avanzano in queste aree.

L‘Onu e organizzazioni come Emergency chiedono un cessate il fuoco immediato e la fine del blocco agli aiuti umanitari, che risultano essenziali per la sopravvivenza della popolazione.
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