Cultura & Spettacolo

Harry e William non si reggono. SoS per Welby

di Nicola Santini -


 

Nel Regno Unito non si perde tempo e fin dalla morte della regina Elisabetta la macchina organizzativa di Buckingham Palace si è messa al lavoro per l’incoronazione del Re, in programma il 6 maggio nell’abbazia di Westminster.
Dettagli sull’evento più atteso dell’anno, che durerà tre giorni, sono puntualmente diffusi dai portavoce ufficiali del re. La feroce e imperturbabile pettegolerrima stampa britannica ma anche noi siamo però più interessati a un’altra questione, ossia se vedremo o meno Harry e consorte alla cerimonia dopo il putiferio iniziato con l’intervista a Oprah e proseguito su Netflix per poi sbarcare in libreria con un’agiografia best seller.
Carlo III, nonostante si dica stia ricevendo pressioni non indifferenti dell’erede al trono William che vuole risparmiarsi ulteriori casini da parte del fratellino ribelle, sembra piuttosto determinato a risolvere la questione.
A tal proposito si sarebbe già mosso, complice, parrebbe, la sempre ragionevole Camilla, regina consorte, che le avrebbe suggerito due vie: la mediazione dell’arcivescovo di Canterbury o una clamorosa intervista in cui potrebbe replicare alle accuse di Harry, andando in deroga al secolare “dont’ ask, don’t tell”, con il quale è stata seppellita la vetusta madre, che da crisi belle toste è sempre uscita a testa alta e morale imperturbabile.
Chiaramente, con tutto quello che ha combinato il duca fuggito in USA, nessuno si aspetta che i tappeti rossi siano pronti ad attendere lui e la moglie, accusata di manipolarlo per incassare fama e cash, ma sembra anche che i sondaggi tra i sudditi vorrebbero un velo di pietà da parte dei royals, per vedere la famiglia unita sulla balconata che ha retto di tutto di più.
Fin da subito era apparso poco probabile che Harry e Meghan avrebbero avuto accesso al balcone del palazzo, durante il saluto ai sudditi del re e della regina consorte, subito dopo il rito. Secondo quanto spifferato da una fonte a The Mail on Sunday, la coppia sarà invitata a Londra, nonostante la sequela di accuse alla famiglia, le rivelazioni imbarazzanti e le lamentele sul trattamento ricevuto in patria.
Harry, però, a domanda secca, durante un’intervista-marchetta per il suo libro, non ha voluto confermare la sua presenza all’incoronazione anche nel caso in cui fosse invitato. Sempre nell’intervista, è stata sua premura far presente che oltre al mattone di oltre 400 pagine di dita puntate sul parentado vivo e morto, non ha ancora “raccontato tutto” e ha “tagliato oltre 400 pagine”. “Ci sono cose che sono successe, specialmente tra me e mio fratello, e in una certa misura tra me e mio padre, che non voglio che il mondo sappia. Perché non credo che mi perdonerebbero mai”.
Padre e fratello finora non hanno commentato la vicenda.
Il Daily Mail scrive che il re avrebbe chiesto l’intermediazione di Justin Welby, archivescovo di Canterbury, per mettere mano a un accordo tra i due fratelli e averli entrambi all’incoronazione.”La famiglia è divisa, e sembra che a Harry sia stato consigliato di non accettare nulla in questa fase e di tergiversare fino all’ultimo minuto, il che sta rendendo le trattative con lui molto difficili”- riporta il tabloid citando una fonte vicina all’arcivescovo.
Se Carlo non se ne fa una ragione, non èdetto che sia unicamente per ragioni di cuore: l’assenza di Harry e Meghan all’incoronazione sarebbe una distrazione maggiore della loro presenza, quindi Sua Maestà sarebbe pronto a fare concessioni pur di convincerli a partecipare. Una a caso? Ai duchi di Sussex potrebbe essere garantito, come incentivo a partecipare, un posto a sedere di alto profilo nell’Abbazia o la promessa, informale, di mantenere i titoli, che invece sono in discussione.
Harry che dà ad intendere di voler spontaneamente rinunciare ai titoli, ma non lo fa, non vuole di certo esserne spogliato con la forza. In sostanza non vule finire come lo zio Andrea, sufficientemente cazziato dal fratello.
William però teme che il fratello sfrutti l’evento per qualche mossa mediatica acchiappalike.
Non è la prima volta che l’arcivescovo Welby è invitato a fare da mediatore. Dopo la morte della regina, lo scorso settembre, e anche quando Meghan, in un’intervista tv, parlò di un “matrimonio segreto” avvenuto nel 2018 da lui officiato, costringendolo a smentire pubblicamente.

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