Attualità

HOT PARADE

di Filippo Tabacchi -


di FILIPPO TABACCHI

SALE – Woody Allen: Arriva al Lido e ad accoglierlo non solo fotografi ma un gruppo di scalmanate femministe dello strabollito e urlacchiante #metoo. Il motivetto è il solito: no al patriarcato e accuse al maschio sempre e comunque. Woody non si scompone e tira dritto. Domanda: ma fare l’ attivista è un mestiere? Non lavorano mai? Beate loro!
STABILE – Giuliano Amato: Forattini lo ritraeva come Topolino, per lui si sono sprecati i soprannomi quali Il Dottor Sottile e Giuliano l’ Apostata. Ha chiesto verità per Ustica quarant’ anni dopo e allora vorrei andasse fino in fondo. Racconti il 92/93 senza infingimenti o chiarisca i misteri che avvolgono il caso MPS. Non lo farà.
SCENDE – Giuseppe Conte: Ha lasciato un conto da 100 miliardi di euro grazie alla slot machine del bonus 110% e altri 30 miliardi con il disastroso RDC eppure va in tv a spiegare al governo come e cosa si deve fare per uscire dalla crisi che arriverà e morderà in inverno. E’ un uomo incredibile, in tutti i sensi. Molti lo stimano ancora e questo è ancora più preoccupante.

 


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