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Hot parade

di Redazione -


di Simone Donati

Sale: Vittorio Sgarbi. Candidato al Sud, censurato al Nord. Vita da Sgarbone. Al Salone di Torino, il critico d’arte non può essere ospite. Perché si presenta alle Europee e c’è la par condicio e altre menate. La lezione da imparare, per il prof, è sempre la stessa: c’è chi può e chi non può. La sinistra può tutto, perfino rendersi ridicola.

Stabile: Laura Chimenti. Non ha aderito allo sciopero urbi et orbi proclamato dall’Usigrai e, secondo il dg Rai Gianpaolo Rossi, la giornalista del Tg1 sarebbe stata bersaglio di minacce, addirittura di morte. Torniamo al fatto di Sgarbone di cui sopra. La sinistra può tutto, anche minacciare straparlando di libertà violate, dagli altri, of course.

Scende: Ilaria Salis. Detenuta in una fredda cella ungarica, scrive di “antifascismo naturale come bere”, di “storia che non si riscrive”. Lezioni preziose per la sinistra più rintronata di sempre, ingabbiata tra ricordi di piombo e doppiopetto a stelle e strisce. Lettere dal carcere come Gramsci e Pellico? Macché, la sinistra è un romanzo di Svevo: Senilità


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