Attualità

Hot parade

di Redazione -


di Simone Donati

Sale: Donald Trump. Non bastavano articolesse, reportage, documentari. Gli hanno fatto pure il film. Contro, ovviamente. “The Apprentice” sta facendo furore tra i pensosi critici di Cannes. Ma ha scatenato la furia del tycoon che non s’è perso l’assist per dipingersi, agli elettori Usa, se non vergine sicuramente martire.

Stabile: Romano Prodi. “Non ho ancora letto grandi proposte dal Pd”. Il professore tira le orecchie a Elly e i suoi fratell*. L’ex premier è triste, intristito, si è chiesto: “Riusciamo ad appassionare chi chiede più Europa?”. Il dilemma cornuto: già è difficile ritrovare qualche fan di Bruxelles, appassionarlo pure, a questo Pd, è impresa titanica.

Scende Volodymyr Zelensky. Va bene la modernità, va bene tutto. Epperò il presidente ucraino, almeno per finta, poteva cedere alla tregua olimpica. Se non per riguardo a chi ha fondato la civiltà occidentale, almeno per deferenza nei confronti del bellicoso alleato francese Emmanuel Macron. Ma niente. Si combatte.


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