Attualità

Hot parade

di Redazione -


di Simone Donati

Sale: Emmanuel Macron. Un’ospitata per domarli e nelle urne affezionarli. Emmanuel Macron sfodera il sigaro e occupa tutte le tv francesi per convincere gli elettori a votare la sua candidata Valérie Hayer, che veleggia verso il fallimento. Gli danno del Fidel Castro, a Macron. Ma senza quel losco fascino esotico.

Stabile: Elly Schlein. “L’asticella porta jella”, dolce e scaramantica Elly che mette in rima le sue speranze verso le elezioni. “Noi siamo tra il popolo”. Già, quello delle armocromiste. Da Bari, dove è successo di tutto e ce ne siamo già dimenticati, rilancia la sua sfida alle stelle: “Noi siamo con chi lavora”. Sì, magari con chi ha preso il posto in cambio di qualche pacchetto di voti?

Scende: Joe Biden. Da Sleepy Joe a Rinco-Biden. Il Wsj se ne esce con l’ovvio e si sa che niente fa più scalpore di quello che tutti sanno ma che nessuno sembra avere il coraggio di dire: “I collaboratori del presidente temono i segni del suo cedimento fisico e psichico, ormai biascica e non riesce nemmeno a leggere appunti scritti”. Amen.


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