Hot parade
di Simone Donati
Sale: Giuseppe Conte. Oh no. Sarà stato il surriscaldamento globale ma l’estate più torrida di sempre sta squagliando il Movimento Cinque Stelle. Conte sì, Conte no. Un duello rusticano. Fatto di lettere, assemblee, duelli, maleparole, tricchebballacche e bagatelle. Non poteva che finire così il M5s. Una prece.
Stabile: Leo Messi. I soliti imbecilli ambiental-radicalisti mo’ se la prendono con il villone esagerato della Pulce. Dice che c’ha due stanze abusive. Perciò hanno ritenuto opportuno, ’sti tizi coi capelli strani, di imbrattare una casa da 26 milioni di dollari con slogan deliranti: mangia i ricchi, stop polizia e altre amenità varie. Contenti loro.
Scende: Flavio Briatore. Va bene divertirsi, ma qui si esagera. Dopo tante “minacce” ha finalmento aperto la sua Crazy Pizza a Napoli. E lo ha fatto puntando sulla scemità della gente: una margherita, da lui, costerà 17 euro. Ne parleranno tutti. Indignati da una parte, difensori del libero mercato dall’altra. La migliore pubblicità grazie ai fessi.
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