Ambiente

I cluster Clan e Spring insieme per la bioeconomia circolare

di Claudio Capotosti -


Due cluster, insieme per alimentare le strategie della bioeconomia circolare. Ha preso il via a Napoli la quinta edizione del master Biocirce, Bioeconomy in the Circular Economy, promosso da: Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Università degli Studi di Torino e Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, in collaborazione con Fondazione Parco Tecnologico Padano (PTP-Science Park), Intesa Sanpaolo S.p.A., Novamont S.p.A., GFBiochemicals Italy S.p.A., Cluster Spring e CLuster Agrifood Nazionale CL.A.N.

Il via con la firma del protocollo d’intesa tra il cluster tecnologico nazionale Spring (il cluster italiano della bioeconomia circolare) il cluster Clan (Cluster Agrifood Nazionale), con l’obiettivo di accrescere il patrimonio di conoscenze scientifiche e tecnologiche nei settori della bioeconomia circolare e l’alimentazione e promuovere progetti strategici di alto livello.

Con quest’accordo i Cluster riconoscono il carattere strategico della reciproca collaborazione e intendono collaborare per promuovere un percorso di lavoro comune correlato alle sfide tematiche connesse alla bioeconomia. I Cluster Clan e Spring sono nati per promuovere una crescita economica sostenibile, basata sulla ricerca e l’innovazione, e per svolgere il ruolo di cabina di regia nella relazione con le istituzioni nazionali ed europee. Siedono entrambi come componenti del gruppo di coordinamento nazionale per la bioeconomia, presso il comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita.

“La bioeconomia circolare, che comprende l’agricoltura e le relative filiere agroalimentari e dei bioprodotti fino ai rifiuti organici, con al centro i territori, la salute e la rigenerazione dei suoli, rappresenta un fattore abilitante per affrontare in modo sistemico le grandi sfide che abbiamo di fronte, superando la cultura dello scarto e imparando a fare di più con meno – spiega Catia Bastioli, presidente del Cluster Spring – Crediamo che questo protocollo possa ulteriormente favorire l’interconnessione tra il comparto agroalimentare e quello della chimica bio-based e lo sviluppo di tecnologie trasformative e progetti di rigenerazione territoriale”.

Per Mauro Fontana, presidente del Cluster Clan, “in un contesto come quello post-Covid, sostenibilità e nutrizione sostenibile sono sempre più le parole chiave per l’evoluzione del sistema agroalimentare, per le sue implicazioni ambientali, sociali e di sviluppo di un’economia resiliente, responsabile e circolare. Il protocollo d’intesa consente di superare le logiche settoriali e fare rete per utilizzare al meglio le risorse a disposizione, rafforzare e consolidare il know-how scientifico e tecnologico nei settori della bioeconomia e del food and beverage del nostro Paese e favorire lo sviluppo di nuove competenze per creare nuove opportunità di crescita e competitività”.


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