Cultura & Spettacolo

“I GIORNI”, il nuovo libro di Romolo Paradiso

di Redazione -


Quando l’attimo racconta i misteri e le bellezze della vita

“Non c’è momento che sia privo di valore. Non c’è attimo in cui non si possa avvertire il fremito di un’emozione, di un sentimento, di un’improvvisa passione. I giorni così vissuti si aprono al mondo e all’umanità svelandone gli aspetti più nascosti e, per questo, più autentici. E’ in quei frangenti che lo sguardo si fa più vivo, il pensiero si modella di senso e il cuore scopre palpiti nuovi. Il nitore s’impossessa di noi e, non di rado, fa da viatico alla scoperta della bellezza, e a questa ci invita a non resistere mai”. Così scrive Romolo Paradiso nella prefazione del suo ultimo libro: “I Giorni”, edito da “Il Mio libro”, acquistabile al link: https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/611996/i-giorni-8/ La pubblicazione è un viaggio tra le impressioni, le emozioni, le meraviglie, gli stati d’animo dell’autore, vissuti in un quotidiano aperto al mondo e alle cose dell’umanità. Un emisfero di sensibilità che vive e si manifesta nelle pieghe dei giorni, dove albergano, non sempre evidenti, mille e mille sfaccettature dell’animo umano, mille e mille storie che solo chi è attento al momento vissuto sa cogliere e farne tesoro per meglio analizzare il proprio e l’altrui cammino nel sentiero della vita. E così, con profonda levità, le pagine del libro ci invitano a un atteggiamento quotidiano più riflessivo, meno propenso alla freneticità del fare, a un egocentrismo acceso, a un egoistico individualismo, più proiettato invece a meditare su ciò che siamo, su ciò che pensiamo e facciamo, su quel che potremmo essere. Ci invitano a ricercare, creare e diffondere la bellezza e il valore della meraviglia che di quella è madre, scovandola nei luoghi più reconditi del paesaggio umano e naturale. Ci spingono a non perdere di vista l’altro, il diverso da noi, chi con noi vive e opera, per arricchire il suo e il nostro mondo, attraverso il dialogo, l’ascolto attento e paziente, la capacità di comprensione, la mutualità, la possibilità di elevare il rapporto a un sentimento. Ci mostrano come siano essenziali, perché nutritivi per l’esistenza, i bambini, con la loro sensibilità, il loro entusiasmo, la loro fantasia, la loro disponibilità alla vita, i loro sguardi, le loro parole, il loro calore, il loro nitore. Ci invogliano ad alzare gli occhi al cielo, per scrutare quanto lì accade, perché, come dice Romolo Paradiso in un suo pensiero, “il cielo è il luogo dove l’anima meglio si rispecchia e scopre di sé le impronte del bene e quelle del male”. Ci dicono di amare il tempo, il più importante dono, dopo la vita, che all’uomo sia stato fatto. Perché senza un suo attento e misurato uso, nulla è possibile realizzare che abbia un senso, un valore, un riverbero positivo per noi e per gli altri. Ci ricordano che siamo immersi nel mistero. L’invisibile ambito che tutto condiziona, i cui contorni si fanno a volte intravedere tra i rigagnoli della vita, quelli più silenti e meno apparenti, che solo l’animo dei poeti, dei bambini e dei folli sa intravedere. Ci stimolano a scrutare e ad affacciarci alla poesia che sta tra le cose della vita e del mondo, e a quella dei poeti. L’arma che più di tutte ci concilia con noi stessi e con quanto ci circonda. Il luogo delle rivelazioni inaspettate, delle grandi spiegazioni e, per questo, della commozione. E ci inducono a capire, rispettare, scegliere il silenzio, quando la parola è debole e non sa esprimere quanto nel cuore vive e palpita. Perché è nel silenzio che spesso trova albergo la verità, e, non di rado, il sospiro, la voce di qualcosa di noi più grande, qualcosa d’impalpabile, di imperscrutabile, qualcosa che qualcuno chiama Dio. Questo è il secondo libro che Romolo Paradiso pubblica per le edizioni “Il Mio libro”, dopo: “Forse domani nevica” del 2020, una raccolta di racconti per bambini e non solo. L’autore ha anche pubblicato nel 2016 il romanzo “Puparo di sogni” (Edizioni Le Vie) e per le edizioni Centro di Documentazione Giornalistica nel 2011, “Il Filo delle parole”, 24 interviste con altrettanti personaggi di spicco del mondo della cultura e dell’arte italiani e nel 2019, “L’uomo al centro”, un manuale di comunicazione ispirato al metodo ideato da Adriano Olivetti.

Vittorio Esposito


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