I jet Usa scompaiono dalla base in Qatar
Decine di jet Usa sono stati rimossi dalla pista della base di Al Udeid, in Qatar, una delle più strategiche del Pentagono in Medio Oriente. A rivelarlo sono immagini satellitari pubblicate dall’agenzia France Presse e analizzate da Planet Labs PBC, che mostrano come, rispetto ai circa 40 jet militari visibili il 5 giugno, ne restino ora appena tre. L’operazione, non confermata ufficialmente dal Dipartimento della Difesa, potrebbe rappresentare una misura precauzionale per proteggere i velivoli da un eventuale attacco iraniano, nel contesto di una crescente tensione tra Teheran e Tel Aviv. Da settimane, infatti, il Medio Oriente è sull’orlo di una nuova escalation militare: il conflitto a bassa intensità tra Israele e Iran – combattuto a colpi di attacchi mirati, sabotaggi e operazioni cibernetiche – rischia di trasformarsi in uno scontro diretto.
La presenza militare statunitense nella regione è sotto osservazione
La base di Al Udeid, che ospita il quartier generale avanzato del Comando Centrale Usa (CENTCOM), è un nodo cruciale per le operazioni americane in Medio Oriente. La sua improvvisa “evacuazione” con lo spostamento dei jet Usa è interpretata da molti analisti come un segnale di allerta massima: gli Stati Uniti sembrano prepararsi a ogni scenario, in attesa delle prossime mosse iraniane e di una possibile decisione dell’ex presidente Donald Trump, potenziale candidato repubblicano alla Casa Bianca, sulla linea da adottare. L’ambasciata americana in Qatar ha nel frattempo confermato che l’accesso alla base sarà limitato “per motivi di cautela e alla luce delle ostilità regionali in corso”, invitando tutto il personale diplomatico e militare a “mantenere la massima vigilanza”. Le mosse americane sono lette anche come un tentativo di deterrenza. L’Iran, rafforzato dal proprio asse regionale (Hezbollah in Libano, le milizie sciite in Iraq e gli Houthi nello Yemen), ha intensificato la retorica anti-israeliana, mentre lo Stato ebraico continua a colpire obiettivi legati a Teheran in Siria e oltre. In questo scenario fragile, ogni segnale viene amplificato. E lo spostamento di jet da Al Udeid può essere l’avvisaglia di un nuovo capitolo in un conflitto che potrebbe travolgere l’intera regione.
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