Esteri

I russi avanzano ancora a nord di Donetsk Kiev chiede più munizioni

di Ernesto Ferrante -


Le forze russe stanno avendo la meglio intorno alla città ucraina di Avdeevka, a nord di Donetsk. Anche Kamenka è caduta. Decisivo si sta rivelando l’apporto del primo corpo d’armata della Repubblica popolare di Donetsk, formato da militari locali che conoscono alla perfezione il territorio. L’operazione di avvolgimento sta tagliando le linee di rifornimento verso ovest agli ucraini.
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha chiesto “più munizioni per l’Ucraina il prima possibile” nel giorno in cui i ministri degli Esteri dell’Unione europea si sono riuniti a Bruxelles per discutere di un piano per fornire proiettili di artiglieria all’esercito ucraino.
“Questo è stato il tema principale dell’odierno Consiglio degli Affari esteri della Ue. Prevedo la rapida adozione di grandi decisioni che rafforzeranno le capacità dell’Ucraina sul campo di battaglia”, ha “cinguettato” Kuleba su Twitter.
Il presidente ceco, l’ultras atlantista Petr Pavel, è convinto che i militari di Zelensky debbano condurre una controffensiva entro pochi mesi. L’ex militare lo ha spiegato in una intervista al quotidiano Rzeczpospolita, rilanciata da Ukrainska Pravda.
“Molti paesi, molti politici, ha messo in guardia Pavel, si aspettano qualche progresso quest’anno. Ritengo che l’Ucraina avrà una sola opportunità di lanciare una grande controffensiva. Se decide di lanciarla e fallisce sarà estremamente difficile trovare i fondi per un’altra. La finestra di opportunità è aperta quest’anno. Dopo il prossimo inverno, sarà estremamente difficile mantenere l’attuale livello di assistenza”.
“La ‘stanchezza di guerra’ non è soltanto la riduzione delle risorse umane e dell’equipaggiamento, la distruzione delle infrastrutture in Ucraina, ma anche la stanchezza nei paesi che forniscono assistenza”, ha proseguito l’ex capo di Stato maggiore della Repubblica Ceca e presidente del Comitato militare della Nato.
L’Ue continuerà a fornire “assistenza militare” all’Ucraina. “Il nostro compito è chiaro: l’Ucraina ha bisogno ancora del nostro aiuto, per vincere la pace. L’ulteriore fornitura di munizioni è centrale in questi giorni e per questo siamo qui a Bruxelles”, ha garantito la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, prima del Consiglio Esteri e Difesa che esaminerà un piano per aumentare le consegne di munizioni pesanti.
Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha annunciato l’intenzione di recarsi a Mosca nei prossimi giorni per discutere di questioni di sicurezza relative agli sforzi di Teheran per fermare la guerra. A riportarlo è stata l’agenzia di stampa Tasnim. “L’Iran non appoggia nessuna delle parti in conflitto”, ha risposto Amir-Abdollahian in conferenza stampa alla richiesta di chiarimenti sulle forniture di droni alla Russia. Il capo della diplomazia iraniana ha quindi esortato il governo ucraino a concentrarsi sul dialogo e a cessare di muovere accuse contro la Repubblica islamica.
“Nonostante i buoni rapporti con Mosca, Teheran non ha riconosciuto la separazione della Crimea o di altre regioni dall’Ucraina e continuerà i suoi sforzi per fermare il conflitto”, ha sottolineato Amir-Abdollahian.
Medvedev ha minacciato apertamente la Corte penale internazionale. “È possibile immaginare l’uso mirato di un ipersonico ‘Onyx’ da una nave russa al tribunale dell’Aia” ha tuonato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitrij Medvedev, dopo il mandato di arresto del presidente russo Vladimir Putin emesso dalla Cpi.
“Non si può abbatterlo, ahimè, ma il tribunale è solo una misera organizzazione internazionale, non la popolazione di un Paese della Nato” che non inizierebbe una guerra per questo, ha scritto ancora l’ex presidente su Telegram. Poi una raccomandazione poco amichevole: “Quindi, giudici, guardate attentamente il cielo…”.
“I giudici della Corte penale internazionale si sono eccitati invano – si legge ancora nel post -. Guarda, dicono, siamo coraggiosi, non abbiamo avuto paura di alzare una mano contro la più grande potenza nucleare. Ahimè, signori, tutti camminano sotto Dio e i razzi. È del tutto possibile immaginare l’uso mirato di un ‘Onyx’ ipersonico da una nave russa nel Mare del Nord contro il Tribunale dell’Aia”.

Le risposte ai giudici non sono solo di tipo militare. Un nuovo fronte di scontro si apre a livello giudiziario. Un’indagine penale è stata avviata in Russia sul procuratore capo della Cpi Karim Khan. “Il Comitato investigativo russo ha aperto un procedimento penale sul procuratore della Corte penale internazionale Karim Ahmad Khan e diversi giudici della Cpi”, ha precisato in una nota lo stesso Comitato investigativo, spiegando che il provvedimento si basa sulla loro decisione “illegale”.

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